Francesco Paolo Giunta

La mia ricerca artistica parte dalla pittura e da questa si evolve coinvolgendo anche diversi linguaggi del mondo dell’arte contemporanea, conducendo il mio lavoro verso un graduale abbandono della tela inteso come tradizionale spazio pittorico, acquisendo più una connotazione tipica dell’installazione ambientale, nonché un carattere performativo. Essa vuole porsi come obbiettivo, quello di stimolare una riflessione su differenti aspetti del mondo dell'arte contemporanea: il ruolo dell'artista, l’atto creativo, la relazione con lo spazio ambientale e quella tra opera e pubblico.  

Partendo dal tradizionale supporto pittorico, cerco di enfatizzare il carattere stratificato e stratificante del processo pittorico interpretandolo come una semplice sovrapposizione di livelli pittorici. In questo modo il processo creativo tende ad acquisire un carattere oggettivo messo ulteriormente in evidenza dalla scelta di usare il nastro adesivo (prodotto industriale). Seguendo il meccanismo dello stencil, che limita la mia azione artistica nel rintracciare i segni che il materiale lascia sulla tela, cerco di ridurre al minimo l'espressività tecnica, per poi “smontare” e “riassemblare” i vari segmenti secondo logiche che sono personali ma “mai assolute”, perché comunque reversibili in accordo con un idea di “arte come divenire”.   

La mia ricerca è comunque determinata da un’importante spostamento di attenzione verso la dimensione ambientale, che diventa spesso parte integrante dell’elaborazione creativa così come assumono un’importanza esteticamente decisiva le relazioni che gli elementi del lavoro instaurano con il luogo di esposizione e con il fruitore. Relazioni definite da diverse modalità d’intervento. L’elemento pittorico entra quindi in relazione con lo spazio per cui viene concepito, diffondendosi a partire dal supporto tradizionale e riflettendosi  nell’ambiente circostante.