museo provinciale sannitico
Marco Fantacone |
Il
26 settembre 1881, nell’immediato periodo postunitario, in un clima
di fervori nazionalistici e |
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The
Provincial Museum of Campobasso was started on September 26th 1881, in the
epoch which immediately followed the unity of Italy, in a climate of nationalistic fervor and cultural ferment. In 1889 the Museum, together with the Provincial Library, found abode within the Palace of Prefecture. Later on, the provincial collection went through a series of mishaps, and moved to various sites in town. Throughout these ups and downs, the collection witnessed the dispersion of several of its objects: from the original 2,000 pieces, they currently amount to a few more than 500. In the early Seventies the exhibits were submitted to restoration and scientific cataloguing and awaited a new exhibition for some 20 years. They are now displayed in the restored premises of Palazzo Mazzarotta. The Museum is currently composed by five sections: “The People”, “The House”, “The Activities”, “The Cults” and a fifth epigraphic section. |
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MUSEO
PROVINCIALE SANNITICO Palazzo Mazzarotta Via Chiarizia 12 86100 Campobasso, Italy tel. +39 0874 412265 |
Statuetta
di bronzo raffigurante Ercole da Trivento, epoca
ellenistica / |
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La
figura è in assalto, con il braccio destro a vibrare in alto la
clava (mancante), il sinistro, in basso, stringe con la mano la pelle
di leone. La testa sul collo taurino presenta difetti di fusione, capelli
a ciocche, occhi a globo e arcate rilevate, naso pronunciato. La gamba
sinistra, con evidente sproporzione, è flessa in avanti, la destra
è rigida. I particolari anatomici del corpo sono ottenuti nella
fusione e sottolineano le clavicole, la cassa toracica, l’ombelico
rilevato come pure il menisco. La The figure is in assault, the right arm in high position to brandish the (missing) club; the left arm, downwards, holds the lion fur. The head on the taurine neck shows casting defects, hair in locks, globe eyes and relieved brows, prominent nose. The left leg is bent forward with apparent lack of proportion, the right one is rigid. The anatomic details of the body are obtained in the casting and underline the collar bones, the rib cage and the relieved navel and meniscus. The composition is disorganised and not very harmonious, still not lacking expressivity. Paolo Borrelli |
Marco
Fantacone Nato a / Born in Napoli, 1972 Vive e lavora a / He lives and works in Mirabello Sannitico (CB) fantacus@virgilio.it |
La
collezione di Ercole, 2004, |
Il bronzetto raffigurante Ercole rinvenuto a Trivento non presenta particolari di raffinata fattura, rispetta con difficoltà le proporzioni anatomiche, è nel suo complesso poco armonioso, ci restituisce, però, un eroe “umano” e carico d’espressività. La mancanza della clava (perduta) è il tema da cui prende spunto l’installazione proposta da Marco Fantacone. L’artista ci offre l’idea di una produzione dell’arma primitiva che mima la serialità, ironicamente, inoltre ci suggerisce una figura di eroe che ostenta la propria collezione, dodici preziosi esemplari in ceramica, utili per affrontare altrettante fatiche. Una lettura ironica ed acuta dell’opera antica, rivolta però a stimolare il confronto tra materiali poveri ma pregiati e le creazioni seriali e maniacali oggi imperanti. The
bronze statue representing Hercules found in Trivento does not feature
details of refined manufacture, scarcely complies with the anatomic proportions,
as a whole is hardly harmonious. Paolo Borrelli |
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Statuetta
di bronzo raffigurante Ercole da Trivento, epoca
ellenistica / |
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La
figura è in assalto, con il braccio destro a vibrare in alto la
clava (mancante), il sinistro, in basso, stringe con la mano la pelle
di leone. La testa sul collo taurino presenta difetti di fusione, capelli
a ciocche, occhi a globo e arcate rilevate, naso pronunciato. La gamba
sinistra, con evidente sproporzione, è flessa in avanti, la destra
è rigida. I particolari anatomici del corpo sono ottenuti nella
fusione e sottolineano le clavicole, la cassa toracica, l’ombelico
rilevato come pure il menisco. La The figure is in assault, the right arm in high position to brandish the (missing) club; the left arm, downwards, holds the lion fur. The head on the taurine neck shows casting defects, hair in locks, globe eyes and relieved brows, prominent nose. The left leg is bent forward with apparent lack of proportion, the right one is rigid. The anatomic details of the body are obtained in the casting and underline the collar bones, the rib cage and the relieved navel and meniscus. The composition is disorganised and not very harmonious, still not lacking expressivity. Paolo Borrelli |
Nicola
Micatrotta Nato a / Born in Campobasso, 1977 Vive e lavora a / He lives and works in Campobasso nicola.micatrotta@alyen.it |
La
dodicesima fatica, 2004, |
L’opera antica selezionata riproduce l’archetipo della forza senza artifizi, indica e rimarca la volontà di trasmettere forti suggestioni. Un’evocazione d’espressività riconoscibile nell’indole indomita dell’uomo Sannita. “Le dodici fatiche” sono l’argomento su cui Nicola Micatrotta ha sviluppato una parodia agro-dolce, giocata con accenti tragi-comici, sull’idea degli sforzi sovrumani intrapresi nei dodici mesi/fatiche per affrontare ordinari problemi economici. L’artista traccia così le nuove coordinate di un “normale” eroismo: coprire le spese alla fine dell’anno. Un’opera digitale che evidenzia la feconda vivacità delle nuove leve dell’arte, capaci d’interpretare il presente con il necessario disincanto, consapevoli di dover offrire un ulteriore viatico per l’arte contemporanea. The selected ancient work reproduces the archetype of strength without tricks, outlines and points out the will of transmitting strong suggestions. An evocation of expressivity which can be recognised in the untamed nature of the Sannite man. “The twelve labours” are the topic on which Nicola Micatrotta has developed a sweet-and-sour parody, played with tragicomic accents, on the idea of the superhuman efforts undertaken in the twelve months/labours to cope with ordinary money issues. The artist thus traces the new co-ordinates of a “normal” heroism: covering expenses at the end of the year. A digital work which highlights the fertile liveliness of the new recruits of art, who are able to depict the present with the necessary disenchantment, being aware that they have to offer a further viaticum to contemporary art. Paolo Borrelli |
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Statuetta
di bronzo raffigurante Ercole da Trivento, epoca
ellenistica / |
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La
figura è in assalto, con il braccio destro a vibrare in alto la
clava (mancante), il sinistro, in basso, stringe con la mano la pelle
di leone. La testa sul collo taurino presenta difetti di fusione, capelli
a ciocche, occhi a globo e arcate rilevate, naso pronunciato. La gamba
sinistra, con evidente sproporzione, è flessa in avanti, la destra
è rigida. I particolari anatomici del corpo sono ottenuti nella
fusione e sottolineano le clavicole, la cassa toracica, l’ombelico
rilevato come pure il menisco. La The figure is in assault, the right arm in high position to brandish the (missing) club; the left arm, downwards, holds the lion fur. The head on the taurine neck shows casting defects, hair in locks, globe eyes and relieved brows, prominent nose. The left leg is bent forward with apparent lack of proportion, the right one is rigid. The anatomic details of the body are obtained in the casting and underline the collar bones, the rib cage and the relieved navel and meniscus. The composition is disorganised and not very harmonious, still not lacking expressivity. Paolo Borrelli |
Carlo
Parente Nato a / Born in Chieti, 1974 Vive e lavora tra / He lives and works between Campobasso e / and Vasto (CH) never@dispenserstudio.it |
La
tredicesima fatica, 2004 |
La peculiarità di elemento “anticarino” dell’Ercole di Trivento avvicina il piccolo bronzo alla sintesi artistica contemporanea, all’ironia colta delle produzioni più recenti. La pittura “postfumettara” entra in scena con l’opera cruda e dai forti accenti espressionisti di Carlo Parente. Il suo dipinto aggredisce la superficie per raccontare la drammaticità della “tredicesima fatica”: quella di mantenersi vivi. Lottare ogni giorno con le motivazioni che ci inducono a credere in una vita possibile, un dramma svolto attraverso segni e colori decisi, ironica caricatura dell’uomo intento ad osservarsi vivere ed agitarsi incessantemente nel proprio vuoto pneumatico. Un vuoto dall’immanenza incontestabile, dalle connotazioni facilmente ravvisabili nella realtà odierna, ma spesso intraducibile.
Thanks to its peculiarity of “not nice”
element the Trivento Hercules approaches the small bronze Paolo Borrelli |
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