museo storico navale

Primos Bizjak (venezia)
Passaporta
(venezia)
Anssi Kasitonni
(espoo)


Fondato nel 1919, il Museo Storico Navale di Venezia è proprietà della Marina Militare Italiana ed ha sede in uno degli antichi “Granai” della Serenissima, in campo “S. Biasio”, vicino all’Arsenale.
Con un’area espositiva totale di oltre 6000 metri quadrati, è il più importante nel suo genere in Italia. Vi trovano spazio testimonianze delle imprese della Serenissima, della Marina Militare Italiana e di Marine Militari di altri paesi, nonché oggetti unici o singolari, come i cimeli provenienti dall’antica “Casa dei Modelli” dell’Arsenale. Qui venivano raccolti i modelli delle navi che nel passato sostituivano i disegni di progettazione.
Negli spazi del museo è conservata anche la gondola appartenuta a P. Guggenheim. Oltre l’edificio principale, fanno parte del museo il Padiglione delle Navi, situato nell’antica “officina remi” dell’Arsenale e la chiesa di San Biagio (XI secolo, ristrutturata nel XVIII secolo), antica chiesa della marineria veneta.

Founded in 1919, Venice Historical Museum of the Navy belongs to the Italian Navy and has its premises in one of the ancient “Barns” of Venice Republic, in campo S. Biasio, near the Arsenal.
With an exhibition area of over 6,000 square meters, it is the most important one of its kind in Italy. It hosts evidences on the deeds of prowess of the Serenissima, of the Italian Navy and of navies of other countries, as well as unique or special objects, such as the relics of the ancient “Model House” of the Arsenal, (i.e. the models of the ships which were used in ancient times instead of the engineering drawings) and the gondola that belonged to P. Guggenheim. Besides the main building, the museum contains the Ship Pavillon, located in the ancient “officina remi” (oar workshop) of the Arsenal and the church of San Biagio (11th century, restored in the 18th century).

MUSEO STORICO NAVALE
Castello 2148
30122 Venezia, Italy
tel. +39 041 2709395

www.veneziacultura.it


Sala 35: la gondola - evoluzione e costruzione; modelli e gondole dal vero;
la gondola di Peggy Guggenheim
/ Hall 35: the Gondola, evolution and construction; models and actual gondolas, Peggy Guggenheim’s gondola

Il Museo si presenta relativamente disadorno per tutto quel che compete sia la presentazione del materiale, sia l’illuminotecnica e la segnaletica interna, quest’ultima molto semplice e risolta nella pura funzionalità di servizio. I pezzi unici esposti, di dimensioni reali - armamenti, parti di galee, gondole - sono accostati ai modelli lignei presentati in grandi teche appositamente progettate dall’ammiraglio Rubin de Cervin, a cui si deve anche buona parte dell’allestimento originale del museo.

The Museum appears relatively unadorned as regards the presentation of the material, lighting and internal signals, which are very simple and fairly limited to the mere functionality. The unique pieces exhibited, of real dimensions (fittings, parts of galleys, gondolas) are set beside the wooden models shown in large cases which were purposely designed by admiral Rubin de Cervin, to whom we also owe a large part of the original Museum set up.

Primos Bizjak
Nato a / Born in Sempeter pri Gorici (SLO), 1976
Vive e lavora a / He lives and works in Venezia

Cantieri veneziani, 2003/2004,
5 diapositive / slides, 10 x 12 cm ciascuna / each

Venezia deve la sua esistenza ad un equilibrio fra artificiale e naturale continuamente rinnovato. I canali che la intersecano, ad esempio, devono essere periodicamente svuotati dai detriti. I cantieri per la loro ripulitura sono diventati così degli straordinari set utilizzati per descrivere un corpo urbano temporaneamente anatomizzato. Immagini precise e allo stesso tempo surreali, che mostrano come si concretizzi oggi quella trasformazione e adattamento all’elemento fluido che hanno contraddistinto non solo la forma della città, ma anche il suo modo produttivo, legato per secoli alle attività dell’arsenale. Ne sono testimonianza i pregevoli modelli di imbarcazioni esposti in spazi museali con cui entrano in relazione, anche sul piano dell’allestimento, i grandi light-box del fotografo di origini slovene.

Venice owes its existence to a continuously renewed balance between artificial and natural. The channels which intersect it, for instance, are to be periodically emptied from the debris. The sites allocated to their cleaning have thus become extraordinary sets, used to describe a temporarily anatomised urban body. The images are precise and surrealistic at the same time, and show the current concretisation of this transformation and adaptation to the fluid element which featured not only the form of the town, but also its productive mode, which had been linked for centuries to the activities of the Arsenal. Evidence of that are the valuable models of boats which are exhibited in museum spaces and to which the large light boxes of the photographer of Slovenian origin relate, also at set-up level.

Riccardo Caldura





Sala 28: uniformi, bandiere e insegne navali (XVIII-XX sec.); anelli per cerimonia
del varo delle navi costruite nell’Arsenale di Venezia dopo il 1866
/
Hall 28: navy uniforms, flags and naval emblems (18th through 20th centuries); rings for launching ceremony of the ships built in Venice Arsenal after 1866

Il Museo Navale di Venezia costituisce una delle più importanti raccolte di materiale sulla storia della marineria italiana. Gli elementi più rilevanti di tale collezione sono certamente i modelli di navi e imbarcazioni in particolare della serenissima. Il museo non ha avuto negli ultimi anni ristrutturazioni complessive, che lo rendessero conforme agli standard più aggiornati, ma questo limite in realtà costituisce il fascino dell’istituzione.

Venice Historical Museum of the Navy constitutes one of the most important collections of material on the history of Italian navy. The most relevant items of this collection are certainly the models of ships and boats of the Serenissima. In the last few years, the Museum has not undergone any overall refurbishment to make it comply with the most updated standards. Yet, in this limit does the charm of the institution actually lie.

Passaporta

Mara Ambrozic (Capodistria, 1981), Jasmina Cibic (Lubiana, 1979), Meta Grgurevic (Lubiana, 1979), Mery Favaretto (Pordenone, 1978)
Vivono e lavorano tra / They live and work between Lubiana, Londra, Granada e / and Venezia
passaportapp@hotmail.com

Officers -Waiting Room Station No.1, 2003
4 polaroid

Uniformi militari, di marinerie diverse che si sono succedute nel tempo. Anche questi elementi
costituiscono parte del materiale esposto nella sede museale veneziana. Uniformi che sono stati
elementi primari di riconoscibilità e di identificazione. Il gruppo italo-sloveno Passaporta gioca
volutamente con l’idea di poter costituire un “corpo” artistico, completo di divisa d’ordinanza, funzionale all’idea di transito, in grado di svolgere mansioni di tutela e coadiuvamento di chi viaggia.
Efficienza, burocrazia, riconoscibilità paramilitare: una funzione amministrativamente ordinatrice
della vita collettiva viene sostituita da un’attività artistica “neutra”, formale, ulteriormente sottolineata dall’emissione di documenti e materiali da viaggio.

Military uniforms of different navies, which followed each other throughout time. Also these elements
are part of the material exhibited in Venice museum: uniforms that have been primary elements
of recognition and identification. The Italo-Slovenian group Passaporta deliberately plays with the idea of constituting an “artistic” body, complete with regulation uniform, functional to the idea of transit, able to develop functions of protection and assistance for those who travel.
Paramilitary efficiency, bureaucracy, recognition: a function which puts in order the administration
of collective life is replaced by a “neutral” artistic activity, which is further underlined by the issue
of travelling documents and materials.

Riccardo Caldura




Sala 2: Mezzo d'assalto, del tipo siluro a lenta corsa, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale per le azioni di Alessandria e Gibilterra /
Room 2: Assault car, like a low power torpero, used during Second World War in the actions of Alessandria and Giblartar

Progettato nei primi anni Trenta dai due ufficiali Teseo Tesei e Elios Toschi, il Siluro a Lenta Corsa
può essere definito come un sommergibile a propulsione elettrica, con equipaggio di due persone,
destinato principalmente ad operazione di sabotaggio delle navi ormeggiate nei porti nemici.
Gli operatori sedevano a cavalcioni del mezzo d’assalto che poteva raggiungere una profondità
d’immersione di 30 metri ed era composto da una parte motrice e da una sezione esplosiva posizionata
all’estrema prora; questa veniva staccata, agganciata sotto la chiglia dell’imbarcazione prescelta ed armata con una spoletta a tempo per consentire all’equipaggio di fuggire utilizzando il restante gruppo motore. Il “Maiale”, come venne presto soprannominato, fu operativo a partire dalla fine del 1940 e venne abitualmente impiegato nelle operazione belliche fino al 1943.

Designed in the early thirties by two officers, Teseo Tesei and Elios Toschi, the “Low Power Torpedo”
may be defined as an electric propulsion submarine, with a two-people crew, mainly aimed at sabotage operations on the ships moored in the enemy harbors. The operators were sitting astride the assault craft, which could reach a depth of immersion of 30 m and was composed by a motive portion and by an explosive section located at the extreme head; the latter was removed, attached underneath the keel of the targeted ship and loaded with a delayed-action fuse to enable the crew to escape on the remaining motive unit.
The “Pig” (Maiale), as this manned limped mine was soon nicknamed, had been operational since the end of 1940 and used in military operations until 1943.

Anssi Kasitonni
Nato nel / Born in 1978
Lavora nelle collezioni dello Stato Finlandese e della Città di Helsinki /
He works in the collections of the Finnish State and the City of Helsinki

Guerra Aero-Navale, 2004
scultura in resina / sculpture in cast resin
100 x 70 x 70 cm

Anssi Kasitonni nella sua ricerca è un inventore e un costruttore di mente aperta. I suoi lavori combinano una positiva energia fanciullesca a humour e ad un’originale consapevolezza. Lavora con
materiali tecnologici riciclati degli scorsi decenni: registratori, microfoni, interruttori, assemblati in
opere sorprendenti, buffe e spesso funzionanti. Nel parco giochi di Kasitonni si rapinano banche, si indossano Raybans e berretti con la visiera, oppure le cose esplodono. L’artista cerca di evitare una non necessaria serietà e solennità, poiché il suo lavoro si occupa spesso di modelli, sogni e morali di umanità. Per la mostra a Venezia, Kasitonni ha preparato una scultura cubica in resina.
È un mondo in miniatura che assomiglia ad un acquario e che raffigura un paesaggio marino e la cui vita si svolge sott’acqua. In esso lo spettatore può anche osservare cose sorprendenti.

Anssi Kasitonni is an open-minded inventor and builder in his art. His works combine a positive
boyish energy with humor and original insight. He works with recycled materials, technology from
decades ago – tape recorders, microphones, switches – assembled into surprising, funny and often
functioning works. In the playground of Kasitonni’s art banks are robbed, Raybans and peaked caps are worn, or things are blown up. The artist tries to avoid undue seriousness and solemnity, for his works often deal with the models, dreams or morals of manliness. For the Venice showing, Kasitonni is preparing a cubic work of sculpture of cast resin. It is a miniature world resembling an aquarium and depicting a seascape and its underwater life. The viewer can also observe surprising things in it.

Henna Paunu