Madame Decadent

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Teatro
Madame
Decadent
Città
Firenze
Provincia
Firenze
Età
41
Profilo

 

Possiamo scindere il personaggio artistico mentale dalla persona fisica tangibile? Le due personalità sono eternamente legate nel susseguirsi di scambio di ruoli, destinate ad abitare in un unico corpo ma non come una condanna bensì come un valore aggiunto? Le esperienze delle due personalità andranno ad arricchire il bagaglio culturale dell'individuo unico o sarà un susseguirsi di corde tirate fino ad una inevitabile rottura?

 

Questo è il quesito che ci pone quando ci troviamo davanti all'artista Madame Decadent o alla persona Katia Di Stefano.

Katia Di Stefano nasce a Firenze nel 1983 fin da bambina troverà nel disegno il rifugio dalla realtà che spesso si paleserà troppo dura da affrontare per una bambina, circostanza questa che le formerà  un carattere determinato e testardo che la porterà a seguire per tutta la vita la via dell'arte. 

Consegue i suoi studi presso l'Istituto d'Arte di Porta Romana a Firenze con specializzazione in Pittura, qui apprenderà oltre a tecniche antiche e in disuso il rispetto per l'arte e per la parola artista. Risulterà una studentessa irruente e caparbia con un suo tratto pittorico già ben definito. 

Sarà proprio il suo tratto che la metterà in luce davanti ai professori. Nel 1998 tramite i suoi docenti verrà ingaggiata dalla compagnia teatrale sperimentale Pre-Testo, le verrà richiesto di dipingere dal vivo durante lo spettacolo enormi teli bianchi, unica clausola sarà la totale non preparazione del soggetto da dipingere. Si dimostrerà una prova molto dura da affrontare, perchè fino da allora non aveva mai lavorato su niente di simile. Questa sarà la sua prima esperienza di live painting.

Lo spettacolo avrà successo e la dinamicità della pittura funziona molto, Katia Di Stefano diventerà fondamentale per la riuscita dello spettacolo essendo la sua pittura e il suo modo di dipingere insostituibile e parte fondamentale dello spettacolo stesso. Partirà così un tour che toccherà vari teatri italiani, ricordiamo tra gli eventi più significativi la partecipazione a Fabbrica Europa 1999 presso la stazione Leopolda a Firenze e la rassegna presso il Teatro Rifredi a Firenze.

Intrapresa la via del live painting e dell'happening artistico verrà chiamata a dipingere dal vivo in sempre più eventi esortata dai propri docenti, in rappresentanza dell'Istituto d'Arte.

 Saranno anni questi molto importanti per la sua formazione artistica. L'esperienza teatrale le farà apprendere l'importanza del gesto, da questi anni capirà che l'opera stessa non è più il risultato della pittura ma l'opera diventa il gesto stesso. Se in futuro diventerà una performer molto lo dobbiamo a questi anni di formazione.

Gli anni dell'Istituto d'Arte si concludono, sceglierà di proseguire gli studi in un ambito  moderno per avere un bagaglio tecnico artistico maggiormente variegato. Tra le varie opzioni sceglierà la Scuola Internazionale di Comics a Firenze con la specializzazione  di Illustrazione. 

Come già successo all'Istituto d'Arte anche alla Scuola di Comics la Di Stefano verrà notata per le sue capacità di disegno e per la pittura estemporanea. Inizierà così una collaborazione con la scuola che la vedrà partecipare con gli stessi docenti in manifestazioni di pittura dal vivo per promozione dell'istituto. In più la scuola la spronerà a lavorare nel campo delle installazioni, facendole allestire le varie mostre che l'istituto organizza. 

Oltre a questi eventi che saranno fondamentali per la sua formazione un'altro evento caratterizzerà la sua costruzione artistica. Presso la scuola di Comics la Di Stefano avrà come docente il fumettista regista Gipi Gianni Pacinotti. Il loro rapporto di alunno/docente rapidamente si tramuterà in una amicizia che dura ad oggi. La casa di Gipi in quegli anni è un ritrovo di giovani promettenti artisti (vedi i fratelli Penco) dove la Di Stefano passerà gran parte dei suoi pomeriggi. Nella casa si disegna ad ogni ora, si dipinge e si girano cortometraggi c'è un continuo scambio artistico. Di quella casa la Di Stefano ricorderà che ogni cosa era arte, anche il mangiare assieme e furono bellissimi momenti.

La Scuola Internazionale di Comics termina e Firenze le inizia a stare troppo stretta. Pochi mesi dopo la fine del ciclo scolastico la Di Stefano lascerà Firenze per spostarsi prima ad Arezzo, dove aveva trovato un lavoro nel settore artistico poi verso il suo grande amore che scoprirà essere Roma.

Il progetto romano era quello di rimanere nella capitale solo per un paio di  anni e successivamente spostarsi all'estero ma tanto sarà l'amore per questa città che la Di Stefano ci rimarrà per più di un decennio.

I primi anni romani saranno complessi, la precarietà della vita e il debutto in un nuovo ambiente artistico dove nessuno la conosce ne determinano un calo della produzione artistica. Per la prima volta vacilla e chiudendosi a riccio, produce solo per se stessa. Collabora saltuariamente come illustratrice per alcune delle riviste patinate ma preferisce la produzione personale. Continua ha dipingere per anni non mostrando a nessuno il proprio lavoro.

Questa chiusura finalmente si fratturerà quando la Di Stefano casualmente si troverà spettatrice alla selezione di pittura per Martelive  (Martelive è un evento nazionale di divulgazione e promozione di giovani nelle varie discipline artistiche). Qui si trova ad osservare altri artisti dipingere dal vivo, questo le farà tornare la voglia di rimettersi in gioco così deciderà di partecipare alla selezione per l'anno successivo.

L'anno successivo Katia Di Stefano parteciperà a Martelive Pittura.  Con questo evento la Di Stefano decide di dare un identità del tutto personale alla sua persona artistica, decidendo così di scindere per quanto possibile la sua vita comune dalla sua vita artistica facendo nascere Madame Decadent. 

Madame Decadent nasce a Roma nel 2010 e debutterà come artista presso l'evento di MarteLive 2011 nella sezione Pittura.

Per la prima selezione dipingerà dal vivo un grande pannello di legno naturalmente senza nessuna preparazione di disegno sul supporto. In venti minuti terminerà l'opera e sarà un successo. Passerà brillantemente tutte le fasi della selezione fino alla vittoria dell'evento stesso.

 La vittoria di Martelive farà entrare Madame Decadent nel circuito artistico prima romano poi nazionale, arrivano contatti e richieste per esposizioni e live painting. 

Tutto il mondo che fino al quel momento era stato tenuto fuori dalla sua porta, adesso entrava irruentemente nella sua vita. 

Inizia una stagione intensa ma Madame Decadent vuole di più, dipingere dal vivo ed esporre non le basta. 

Nasce forte  l'esigenza di inserire il gesto in un contesto altro, in un contesto che riesca a celebrare il gesto stesso. Ricorda gli anni della sua formazione nel teatro, così inizia il suo percorso performativo. Scrive la sua prima performance e maniacalmente si occuperà di tutti gli aspetti, dalla musica alle luci, ai pannelli, tutto viene realizzato da lei stessa. Dirà in seguito che le performance sono i suoi figli che nascono nel buio dei suoi sogni e che solo lei può sapere l'immagine esatta che dovranno avere, perchè solo lei le ha viste realmente. Questa sarà l'impronta del suo lavoro che manterrà integra per ogni performance.

“Schwarze Traum” sarà la prima opera completa, complessa e dinamica la performance  parlerà dei suoi personali incubi, del nero che la avvolge e del percorso per tramutarlo in qualcosa di diverso.

Intima ma al tempo stesso  potente “Schwarze Traum” ipnotizza il pubblico. Le richieste aumenteranno e Madame Decadent affianca alle esposizioni di quadri la sua performance. 

Ormai non è più una ragazzina sconosciuta arrivata da un'altra città, Roma la celebra come artista e la fa sua. 

Nel Maggio del 2012 lavorerà alla sua mostra personale “Philia” dove presenterà oltre ad una serie di quadri inediti la sua nuova performance, “InAlbis”.

“In Albis” sarà un lavoro più concettuale, meno dinamico ma certamente non meno potente che arriverà ugualmente come un pugno allo stomaco degli spettatori. Nel tempo mentale di Madame Decadent “In Albis” rappresenterà la nascita di “Schwarze Traum”, mostrerà al pubblico perchè il nero e da dove tutto è iniziato. Per esigenze tecniche “In Albis” non verrà esibita molte volte ( al contrario di “Schwarze Traum”) ma ogni volta sarà una forte emozione, la risposta del pubblico sarà positiva che spesso si domanderà da dove questa piccola donna riesca a trovare tutta la forza che riversa sul palco.

Seguono anni di esibizioni e di esposizioni molti circuiti richiedono di Madame Decadent, dalla street art al mondo del tatuaggio  passando per le gallerie più eleganti. Madame Decadent non vuole essere etichettata non la si riesce a collocare in un solo ambito, ha lo stesso dinamismo del gesto che ci propone nelle sue opere.

Nel 2014 lavorerà ad una nuova cretura, “Nix”.

“Nix” sarà una performance a se che non seguirà il filone delle sue sorelle precedenti. Ci parlerà della costrizione, del desiderio di liberazione da quelle catene che molto spesso siamo noi stessi in prima persona a costruire. Rimanere chiusi nella propria costrizione mentale non accorgendosi che le tenaglie per tagliare quelle catene le avevamo da tempo strette nella propria mano. “Nix” verrà portata in scena per la prima volta durante il Kokeshi Rebel Fest a Roma, un festival di varie discipline artistiche che ruotano intorno al tema dell'oriente. Molte persone arriveranno per assistere al nuovo lavoro e le aspettative saranno ripagate, anche “Nix”  avrà una buona risposta dal pubblico e i commenti saranno entusiasti.

Per tutto il 2014 si susseguiranno esibizioni ed esposizioni per l' Italia e proprio il 2014 sarà un anno cruciale per la vita di Katia Di Stefano.

Sono passati molti anni dalla vincita di Martelive che fece uscire Madame Decadent allo scoperto, anni ricchi di produzione artistica, anni che hanno riempito la vita di Madame Decadent ma certamente tolto in qualche modo qualcosa alla vita di Katia Di Stefano. L'alternarsi delle due personalità porta ad una forte stanchezza mentale, la Di Stefano si sentirà soffocare da quella creatura che è lei stessa ma al tempo stesso non è. 

A dicembre 2014 decide di lasciare Roma, città che porta chiusa dentro il cuore ma al tempo stesso città che la sta risucchiando nelle sue viscere. Dopo molto tempo tornerà nella sua città natale, Firenze. 

Il carattere irrequieto della Di Stefano non riesce ad allinearsi con le colline morbide della provincia fiorentina, due settimane nella casa materna e sarà nuovamente con lo zaino in spalla, direzione Torino.

A Torino troverà un bellissimo ambiente artistico, molto fermento e molte novità così deciderà di fermarsi. Inizia a collaborare sia come artista sia come amministrazione con la galleria d'arte HulaHoop Gallery Torino gestita dalla curatrice Togaci. 

La città si mostrerà curiosa per questa giovane artista arrivata dalla capitale e le esibizioni torinesi saranno un successo. 

I mesi si susseguono e Madame Decadent decide di prendersi un periodo di pausa dalle esibizioni live, vuole tornare a concentrarsi sulla pittura. Comincia una nuova produzione artistica che denota un forte cambiamento pittorico, tra i volti che da sempre hanno caratterizzato la scelta stilistica di Madame Decadent troviamo anche corpi fluttuanti nelle proprie ombre, naturalmente l'elemento del nero resta sovrano.

Per quanto l'ambiente torinese fosse stimolante Katia Di Stefano decide di partire nuovamente, Marsiglia è la nuova meta scelta. 

Marisiglia con i propri colori riempie gli occhi di Madame Decadent che al momento sta portando avanti la sua nuova produzione artistica.