Michele Bolognese

Pop/rock/black/world Music
Arti Visive
Altro
Michele
Bolognese
Città
Altamura
Nome del gruppo
conceART project
Nazione di nascita
italia
Provincia
Bari
Età
35
Profilo
Michele Bolognese Nato ad Altamura , un paese in provincia di Bari dove ha avuto inizio il mio percorso artistico sin da quando ero molto piccolo. Ora frequento il corso di Ingegneria Ambientale presso l'Università di Trento. Sempre avvolto da note e canti di ogni genere, da strumenti musicali dalla forte potenzialità espressiva, accompagnando già da bambino i miei genitori e il loro gruppo, in trasferte musicali in giro per il mondo ho sempre sentito la necessità di esprimermi con qualsivoglia mezzo artistico. La musica è stata la mia prima scoperta,la mia prima tappa. Dal pianoforte al tamburello, "la tammorra", dalla chitarra al mandolino… Ho frequentato il Conservatorio di Bari, dove ho studiato mandolino, mentre frequentavo il Liceo Scientifico di Altamura. E' proprio lì, al liceo che ho scoperto la magia dei colori, la potenza dei pigmenti. Con la professoressa di lettere Giulia Bordo, e sotto la guida del suo grande marito pittore, Vito Fiorente, abbiamo rappresentato, "Un popolo di formiche" di Tommaso Fiore, cercando nel testo le frasi che più ci suggerivano immagini, che più ci sussurravano emozioni. Questa esperienza è stata importantissima per me. Fiorente mi ha aiutato a scoprire la passione per l'arte pittorica , è stato un esempio e sarà sempre una guida per me…. Dopo averlo visto in azione nel suo studio, decisi che anche io avrei voluto fare Arte per tutta la mia vita. D'allora l'arte per me è sempre stata una continua ricerca di me stesso, una necessità per vivere meglio e più serenamente. Dopo la morte di Fiorente, ho fatto una mostra in sua memoria, " Sui passi di Fiorente", i miei primi 27 lavori. Finito il liceo, ho deciso di andare a studiare a Trento, per conoscere qualcosa di nuovo, per studiare qualcosa di diverso, che non conoscevo. Ho scelto Ingegneria, pensandola come un percorso formativo capace di sviluppare il mio occhio interiore e farmi salire una sorta di rampa di scale che mi elevasse ad un più alto punto di vista, dal quale guardare il mondo con più consapevolezza. Lontano dalla mia terra, sento maggiormente il viscerale attaccamento alle mie radici che mai potranno essere asportate e che sempre rimarranno una importante fonte di ispirazione artistica. A Trento insieme a due cari amici, Nicola Srdic da Belgrado, e Marcelo Falcowsky Bertoldi dal Brasile, ho fondato una sorta di collettivo di pittori che abbiamo chiamato "Intrippainting". Parola chiave era, infatti, il verbo "intrippare" ,(parola moderna e dall'etimologia anglosassone "in + trip= viaggio") : rendere chi guarda partecipe di un sinuoso viaggio all'interno della tela, guidato da colori, segni, macchie e dal buon senso del proprio occhio interiore. Abbiamo fatto diverse mostre a Trento e una a Legnago, in provincia di Verona. Ora sto concludendo gli studi di Ingegneria , e sono inevitabilmente in piena attività artistico-pittorica. Il mio progetto artistico è ora quello di proporre una inedita congiunzione di mostre e concerti, pittura e suoni, in una sorta di "conceart" , un elisir di pace interiore e buone speranze… Proprio perché per me, le note e i colori sono figli di una stessa madre, e sento un indissolubile legame tra la mia arte e la mia musica. "Un quadro è finito quando intrippa abbastanza"