Calori & Maillard

Calori & Maillard

Destinazione

New York - United States of America

Periodo
-
Partite
Il progetto (e info su ente)

Fashion show è una performance che combina una sfilata di moda e un balletto. A New York intendiamo studiare lo sviluppo urbanistico della città, modello per eccellenza dell'architettura in altezza. Il progetto è un intento alla riflessione sull'iperurbanismo e lo sviluppo post-moderno della città, tramite l'osservazione del contesto, e degli spazi che ci circondano, con un focus particolare per gli ambienti iper urbani e le strutture simbolo del potere economico. Il lavoro intende comunicarsi ad un largo pubblico, andando a toccare tasti del nostro vivere comune.

ENTE OSPITANTE

The International Studio & Curatorial Program (ISCP) sostiene lo sviluppo creativo di artisti e curatori, e promuove lo scambio attraverso residenze e programmi pubblici. Ospitato in un ex fabbrica di Brooklyn, con 35 space study, due gallerie e un project space, ISCP - fondato nel 1994 - è il programma di New York più completo per quanto riguarda le residenze per artisti di arte visiva internazionale. ISCP organizza mostre, eventi e progetti fuori sede, che sono gratuiti e aperti a tutti, e sostiene una vibrante comunità di professionisti d'arte contemporanea. Oltre 1.900 artisti e curatori provenienti da più di 62 paesi, tra cui gli Stati Uniti, hanno intrapreso una residenza all'ISCP.

Intervista

di Alessio Posar

Lavorate insieme dal 2009, ma i vostri background sono molto diversi. Come vi siete incontrate?
Ci siamo conosciute a Venezia, dove entrambe abbiamo studiato arti visive, allo IUAV. Ma precisamente ci siamo incontrate su un ponte, aspettando di fare un casting come comparse per il film The Tourist. Alla fine, nessuna di noi due è stata selezionata, ma dalla conversazione avuta su quel ponte abbiamo sviluppato un progetto e da lì continuato a lavorare insieme.

Qual è la relazione tra una sfilata di moda e l’iper urbanismo? E cos’è l’iper urbanismo?
“Iperurbanismo” in linguistica significa correggere forme dialettali in maniera che sembrino urbane/cittadine, “altolocate”, insomma. Storpiare il dialetto per farlo diventare lingua di città. In architettura e nello sviluppo urbano, invece,  si storpiano zone marginali al centro della città per farle diventare come e parte della città stessa: i grattacieli crescono in zone periferiche prima dedicate ad attività industriali, o addirittura in zone di transito, in modo che la città diventi un centro decentrato, come è successo per esempio con la nuova banca centrale a Francoforte sul Meno, costruita nell'ex zona industriale Ostbanhof.
Per quanto riguarda invece la relazione tra l’iperurbanismo e una sfilata di moda, l’esempio migliore  è rappresentato dal Beaux Arts Ball del 23 gennaio 1931, dove a New York (per la precisione, all’Hotel Astor), degli architetti “vestirono” gli edifici che avevano progettato.

Quali saranno i tasti del vivere comune che andrete a toccare?

Siamo interessate al modo in cui simboli, forme e spazi dirigono i nostri corpi e le nostre vite. Qual è l'immaginario suggerito dal paesaggio urbano e dagli spazi pubblici? Come questo influenza il nostro pensiero e le nostre azioni? L'architettura è sempre la manifestazione di un'ideologia? È sempre un sistema di comunicazione? Sia il corpo che l'architettura si stanno ora evolvendo in sistemi intangibili. Tramite innovazioni tecnologiche e trasformazioni socioeconomiche stiamo sfuggendo sia dalla pesantezza dei corpi fisici che delle architetture. Tramite l'azione performativa del corpo e la materialità del vestito architettonico, la performance che presenteremo al termine del nostro periodo di residenza, metterà in luce le problematiche inscritte in queste domande.