Giorgia Garzilli

Giorgia Garzilli

Destinazione

Ginevra - Switzerland

Periodo
-
Partita
Il progetto (e info su ente)

Il Work.Master proposto dalla HEAD-Genève, in Svizzera, è un Master in pratiche artistiche contemporanee riconosciuto a livello internazionale. Questo percorso permette di studiare con alcune delle personalità più influenti nel mondo dell’arte contemporanea tra artisti, curatori e teorici da tutto il mondo. Il progetto di Giorgia analizza le conseguenze del potere dell'uomo e della natura in relazione allo spazio.

ENTE INVITANTE

Geneva School of Art and Design (HEAD – Genève) è stata fondata nel 2006 dalla fusione di due scuole d'arte, l'Ecole supérieure des beaux-arts e la Haute école d’arts appliqués, entrambe di oltre duecento anni.

Intervista

di Marco Balmativola 

Chi sei, come artista? Come hai mosso i primi passi in questo mondo?

Sono sempre stata affascinata da ciò che non era immediatamente comprensibile, da ciò che aveva bisogno di un’analisi più profonda per essere compreso o semplicemente letto. Dopo il liceo linguistico a Napoli, mi sono iscritta alla Facoltà di Archeologia e Storia dell’Arte alla Federico II. L’Archeologia era per me un metodo più che altro, un metodo per cercare una narrazione, attraverso oggetti, documenti, ipotesi, un metodo per collegare più elementi e giungere ad una “storia”. La Storia dell’Arte mi è sempre piaciuta ed è indispensabile alla comprensione del passato del presente e del futuro. Nello stesso anno ho iniziato a lavorare presso la Galleria Fonti a Napoli dove ho imparato a capire meglio il mondo dell’arte contemporanea. Dopo un anno ho deciso di lasciare la Facoltà di Archeologia e Storia dell’Arte e mi sono iscritta alla Facoltà di Comunicazione dove mi sono laureata in cinematografia documentaria con una tesi scritta e girata in Etiopia. Durante questi anni, la mia pratica personale è stata sempre continua e ho partecipato anche a piccole mostre collettive. Dopo la triennale tra Napoli e Siviglia, ho mandato l’application alla HEAD, mi sembrava il Master perfetto per chi come me aveva bisogno di essere seguito, mantenendo i propri spazi ed i propri tempi. Questa scuola è fantastica. Ho un atelier che condivido con altri amici, seguo i seminari che mi interessano, la biblioteca è a nostra disposizione con tantissime scelte. Abbiamo a disposizione atelier per lavorare il legno, il metallo, la ceramica, stampanti 3D, laser ecc. Insomma, una posizione piuttosto comoda, alla quale sarà difficile disabituarsi.

Su cosa si concentra la tua ricerca artistica?

In questo momento mi sto interessando soprattutto alle connessioni tra processo artistico e le influenze esterne che possono condizionarlo. Mi interessano i meccanismi di produzione del pensiero artistico, i suoi gesti, figure e ritualità. Il ruolo dell’artista nel contesto sociopolitico contemporaneo e il suo ruolo come “prodotto”. Anche la scrittura sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel mio lavoro. Ora per esempio sto lavorando al mio progetto di diploma per il quale ho acquistato una roulotte del 1977 con la quale percorrerò in una decina di giorni il tragitto da Napoli a Ginevra. Raccoglierò materiale video e scritto esclusivamente durante il viaggio, che considero una performance di lunga durata.

Cosa ti ha spinta a partecipare al master che stai frequentando?

Sicuramente, come ho accennato prima, la libertà che danno agli studenti che comunque ti prepara anche al tipo di professione che abbiamo scelto, e che necessità di grande indipendenza e capacità di scelta e di organizzazione. La scuola mette a disposizione gli strumenti, e abbiamo totale libertà nel loro utilizzo. Poi gli insegnanti, che vengono tutti da percorsi e contesti diversi, propongono seminari o progetti dei quali ci rendono partecipi. Inoltre spesso partecipiamo a viaggi di studio che i professori propongono. Ora, per esempio, sono appena tornata da un viaggio a Torino con Raimundas Malasauskas che è stato interessantissimo e ci siamo anche divertiti molto.

Hai già in programma qualcos'altro per la tua ricerca e per la tua carriera? Sai già se dopo il master sarai al lavoro su qualche progetto nuovo?

Per il momento preparo il mio progetto di diploma ed una mostra alla quale partecipo a maggio curata da Una Szeemann e Bohdan Stehlik a Ginevra. Inoltre sto lavorando ad alcuni testi e alla traduzione in italiano della “short story” che ho presentato come tesi di Master, il titolo in inglese è “Everything is Interpenetration”. Dopo il diploma credo che mi concentrerò maggiormente sulla preparazione dei dossier per i vari premi ai quali come diplomati di scuole svizzere abbiamo accesso.