Lucia Di Pietro

Danza

Lucia Di Pietro

Destinazione

New York City - United States of America

Periodo
-
In partenza
Il progetto (e info su ente)

IL PROGETTO

Mentorship della nuova creazione dell’artista Lucia Di Pietro Six in a box da parte della coreografa Larissa Velez-Jackson, direttrice della Compagnia LVJ Performance Co., con base a New York. L’obiettivo del progetto è condurre la prima fase di ricerca drammaturgica e compositiva dell’opera sotto la mentorship della coreografa e l’influenza artistica ed estetica del milieu newyorkese.

ENTE OSPITANTE

Larissa Velez-Jackson è una coreografa e artista ibrida che usa l'improvvisazione come strumento principale per la ricerca e la creazione, concentrandosi sulla personalità e sul corpo che balla e suona. Con profondo umorismo garantisce al pubblico un accesso universale al discorso critico dell'arte contemporanea. È anche la direttrice artistica della LVJ Performance Co.

Intervista

Quando e perché hai iniziato a ballare?

Da quando ricordo di saper distinguere uno stato di felicità dal resto degli stati d’animo, ho scelto di danzare. Senza esclusione di stili o modalità, la messa in moto del corpo nella danza (dalla più minimale alla più barocca e sfrenata) da sempre innesca una catena di stati di piacere nel mio essere intero, per cui mi è risultato facile sceglierla come principale percorso di passione e professione. Danzare è un’occasione: per mettere in movimento le figure senza bisogno di dargli un nome, dando loro un motore, lasciandosi guardare nell’azione, nell’errore, nella caduta e nel tentativo. La coreografia è lo strumento che ho scelto per creare, che si tratti di danza o di installazioni site-specific, di merende all’aperto o di laboratori per bambini, di flash-mob o di interventi di relational art. Senza esclusione di colpi.

Cosa ti piace dell'approccio alla danza di Larissa Velez Jackson?

La ricerca artistica portata avanti dalla coreografa Larissa Velez Jackson è caratterizzata dall’uso dell’improvvisazione come strumento fondamentale di e creazione. Strumento che in particolare si focalizza su una molteplicità di personalità performative e su un corpo danzante che produce immagini e suoni. Nel lavoro di Larissa si legge la forte inclinazione alla creazione di figure inusuali ed al contempo pienamente appartenenti ad un’estetica della pop culture. Ciò è possibile grazie all’impiego di un brillante senso dell’umorismo, che garantisce all’audience immediato accesso al discorso critico delle sue opere. Sarà per me particolarmente interessante accompagnare il processo creativo di Larissa, nonché mettere alla prova il contrasto, il clash prodotto dall’incontro tra lo stile esuberante ed eclettico dell’artista ed il disegno minimale della scatola performativa di Six-in-a-box.

In che modo pensi che New York e l'America ti arricchiranno dal punto di vista artistico? Ci sono differenze importanti dall'Italia che speri di trovare?

Anche se parte della mia formazione come artista e performer si è svolta all’estero, si è sempre trattato di un estero all’interno dei confini europei. Per questo motivo oggi sento la necessità di confrontarmi con una cultura che, pur avendoci già ampiamente “irretito” sotto la propria influenza, non ho ancora avuto occasione di “affrontare di petto” o, meglio ancora, praticare un’immersione.New York è inoltre una delle maggiori capitali della Danza e Performance contemporanea. La pulizia, limpidezza estetica ed al contempo la libertà espressiva che si respira nel contesto artistico di questa città non teme confronti. Sono certa che questa occasione mi permetterà di rilevare differenze importanti rispetto all’Italia, che però vorrei riservarmi di osservare e comprendere (o cercare di farlo) una volta sul campo.