Maristella Tesio

Teatro
Danza

Maristella Tesio

Destinazione

Toulouse - France

Periodo
-
Tornata
Il progetto (e info su ente)

Avendo terminato l'anno di specializzazione della formazione professionale della Scuola di Circo FLIC dove ha lavorato alla tecnica circense, Maristella Tesio approfondisce la sua ricerca come artista sviluppando il lato teatrale grazie alla Formazione Professionale “Presenza d’attore” del Théâtre Le Hangar a Toulouse. Città che offre un panorama attivo per quanto riguarda le arti performative ed espressive quali il circo, il teatro e la danza. Al fine di creare un ponte tra Italia e Francia parteciperà a progetti offerti dalla formazione e che nascono dall'interazione con gli autoctoni.

ENTE OSPITANTE

L'Hangar è un'organizzazione indipendente dedicata al teatro e più in generale a tutte le forme di linguaggio scenico: musica, danza contemporanea, poesia sonora, prestazioni.

Intervista

di Michele Prencipe 

Come pensi che ti arricchirà questa esperienza?

A dire il vero non saprei: preferisco non crearmi delle aspettative riguardo a cosa mi aspetta. Certo le persone che incontrerò durante il mio cammino a Toulouse e le esperienze che faremo, fisiche ed emozionali, arricchiranno il mio bagaglio sia di vita che scenico, ma non c'è un cammino definito nella mia testa. Vivrò le esperienze che mi si presentano giorno dopo giorno e capirò dove mi porterà questa strada. Sicuramente spero che l'attenzione al dettaglio e all'innovazione e la sperimentazione mi permetteranno di trovare una via originale. 

Qual è il confine tra la dimensione circense e quella teatrale?

Posso parlare del confine tra ciò che è la mia dimensione circense e quella teatrale del teatro Hangar ma non generalizzerei: le due dimensioni sono vastissime. 
Sicuramente il punto di sutura che unisce il mio lavoro alla dimensione teatrale in questa scuola è l'importanza della multidisciplinarietà: vivere e costruire la scena attraverso un vocabolario che non è fine a se stesso e alla sua spettacolarità, come nel circo tradizionale, ma si nutre di tutti i linguaggi dell'arte con cui viene a contatto per fondersi in un unico atto scenico. L'artista non è vittima di una definizione, ma solo espressione del suo essere.

Come ti ha accolto Tolosa?

Tolosa è una città che già conosco, per cui mi sono trovata a mio agio soprattutto anche grazie al fatto che ho diversi amici che frequentano la scuola di circo di questa città. 
Penso sia una città che si lascia scoprire pian piano, ricca di posti intimi e solitari, ma al tempo stesso attiva per quel che riguarda la vita culturale. Una città a portata di mano, da girare in bicicletta: perdersi e ritrovarsi nella sua periferia per scoprire fiumi, boschi e laghetti. Una realtà che ho sentito poco “francese”.

Resoconto

A quali progetti avviati dal Théâtre Le Hangar di Tolosa hai preso parte?

Ho preso parte a "Présences d'acteurs", uno stage professionale indirizzato a professionisti dello spettacolo vivente come danzatori, circensi, cantanti, che vogliono sviluppare la  propria dimensione attoriale in quanto rappresentanti della scena contemporanea delle arti corporee.

Dalla dimensione circense a quella teatrale, cosa hai scoperto sul tuo essere artista?

Premetto di non aver mai abbandonato la mia dimensione circense: sono fedele ad essa e mi riconosco in quello che è l'universo degli artisti circensi. Sicuramente ho sviluppato la mia attenzione al dettaglio, al minimo e non allo spettacolare, tipico del circo. Stare in scena fermi o difendere la fragilità di una parola o di un oggetto apparentemente normale è molto più complicato che fare un'acrobazia con il proprio corpo. Ho coltivato diverse forme di espressione fisiche quali l'utilizzo della voce in scena, universo ancora sconosciuto o non del tutto investigato negli anni precedenti.

Come proseguirà il tuo percorso dopo l’esperienza di Tolosa?

Il mio percorso è in continua evoluzione: quest'anno rimarrò a Toulouse per frequentare le Lido, Centre des Arts de Cirque de Toulouse, una scuola di circo professionale impostata sull'autenticità artistica e sulla personalità di ogni allievo. In questa scuola, oltre alla tecnica di circo, vengono studiate il teatro, la danza, le arti plastiche e tutte quelle arti o forme creative in grado di influenzare e arricchire le proposizioni artistiche personali di ogni studente. 

Diciamo che ora è il momento di unire – all'interno del mio lavoro – i mondi del circo e del teatro al fine di sviluppare, insieme alle altre arti (danza, musica, canto, scrittura, etc.), un linguaggio che esprima il mio universo artistico.

di Michele Prencipe