Paola Ponti

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Danza
Gastronomia
Paola
Ponti
Città
Faenza (RA)
Nazione di nascita
Italia
Provincia
Ravenna
Età
44
Profilo
Il mio approccio al lavoro é da un lato istintivo e viscerale, do fiducia al mio ritmo interno e ai miei impulsi. A questo affianco, peró, una poetica ed estetica personali, che definirei ´del frammento´. E' importante per me andare dove non conosco. Non sapere ancora, non vedere ancora, e poi scoprire. Credo nel lavoro. Credo molto in quello che puó nascere dall´energia del corpo in azione. Mi interessa indagare come, essendo presente qui e ora, io, con questo corpo e con questo vissuto, posso modellare lo spazio, creare un luogo in cui vive una mia interpretazione dinamica, visuale ed emozionale. E' come se io lanciassi un sasso nell´acqua, osservassi la reazione, e poi decidessi quali aspetti mi interessa considerare e indagare: le onde in superfice, la caduta a fondo del sasso, gli schizzi, la distanza, il suono... Puó essere che io decida di non analizzare solo un aspetto, ma piú di uno. Trovo le collaborazioni tra artisti (non solo danzatori) fucine importanti di crescita profonda, e arricchimento artistico e creativo. I luoghi non prettamente definiti “scenici” sono per me una fonte importante di ispirazione. Non solo per il forte potere evocativo e comunicativo che la decontestualizzazione scatena, ma anche perchè spesso questo mi rende più vicina al pubblico, smussando la distanza convenzionale che il palcoscenico crea. Io vorrei smussare la distanza, vorrei rieducare il pubblico alla curiosità!! Danzare affina l'ascolto del vivere, dei ritmi vitali, del riconoscere quando qualcosa deve vivere, e quando invece deve morire. Ed espone aspetti umani che altrimenti non sarebbero percepibili in nessun'altro modo. Penso all'arte e alla danza come in particolare come a qualcosa che provoca, che scatena un pensiero. Un modo per mediare su qualcosa che sarebbe invisibile, ma sentito. L´arte é cretata da esseri umani. Non lo dimentico mai.