Il calendario delle ore di luce

Il calendario delle ore di luce

Installazione permanente - Pineta comunale di Segni (ROMA), pietra calcarea di Segni.

 

Il lavoro nasce dall’idea di mettere in relazione la pietra calcarea di Segni con il luogo e con la gente che lo vive.

La pietra è stata considerata in questo lavoro un elemento naturale paragonato all’uomo ed al suo essere nel mondo.

La relazione tra questi elementi naturali differenti, uno vivente e l’altro no, è sottolineata ponendo l'attenzione su un possibile rapporto tra loro nel nostro presente. Una contemporaneità che le persone di Segni, vivono ed hanno vissuto insieme alla pietra calcarea di cui è fatto il loro territorio.

L’idea di questo rapporto tra elementi differenti si concretizza seguendo un concetto altrettanto naturale che li accomuna, quello dell’assorbimento della luce che contemporaneamente, l'uomo e la pietra prendono insieme, essendo al mondo. Si è potuta utilizzare questa idea, per creare un lavoro concettualmente funzionale che possa servire a ricordare qualcosa spesso apparentemente scontata, come il pensiero della luce che assorbiamo ogni giorno e quindi “quanto siamo vivi ora".

“Il calendario delle ore di luce” è anche un lavoro attraverso il quale si può pensare a quante ore di luce assorbiremo in futuro, insieme alle pietre, a tutti gli altri esseri o cose che fanno parte di questo mondo.

Attraverso una ricerca si è calcolata una media di quante ore di luce ci sono a Segni durante ogni mese.

Si è scelto di utilizzare 12 pietre differenti per rappresentare i diversi mesi dell’anno. Tutto nel modo più casuale possibile, non è importante, in questo progetto la forma della pietra; tutte le pietre assorbono il sole come le altre cose.

L’intervento è stato minimo per non allontanare troppo l’idea principale della naturalezza delle pietre.

E' stata “soltanto levigata” una parte della superficie dei vari elementi.

Le ore di luce vengono cosi tradotte in centimetri su ogni pietra, come se il sole lavorasse con la luce la superficie attraverso il calore. La levigatura fa riferimento ad un’ altra azione naturale, quella dell’acqua che con il tempo modella e leviga la pietra.

Ogni pietra corrisponde in questo lavoro ad un mese dell’anno, partendo da dove sorge il sole troviamo “Gennaio” (la pietra più vicina alla strada principale) per finire a “Dicembre” che si trova nella parte alta della pineta, dove il sole invece tramonta.

Quindi, se a gennaio a Segni ci sono in media 9 ore di luce, la superficie levigata della pietra che corrisponde a questo mese, sarà di 9 centimetri contando dalla zona più alta della pietra verso il basso. Questa la chiave di lettura del “calendario delle ore di luce” che risale la pineta per seguire l’idea del movimento del sole.

 

Vivendo per qualche giorno a Segni e parlando con alcuni segnini, c'è stata la possibilità di capire che la pineta è un importante luogo di aggregazione e di relax, frequentato a tutte le ore del giorno ma anche della notte. Il lavoro si pone come un invito a riflettere rilassandosi pensando che siamo qui insieme nel mondo, come le pietre calcaree.