my bed_october (70x100 cm) 2012

my bed_october (70x100 cm) 2012

L’arte ha talvolta il compito d’indagare il mistero della vita e di cercare di dargli un ordine ed una certezza legata al nostro essere umani, rivelando una quotidianità disarmante, semplice ma allo stesso tempo incisa. Un percorso che, nelle modalità più diverse, porta in sè un cammino verso l’origine. Gli oggetti diventano degli alibi per capire il mistero dell’esistenza.

E sono proprio gli oggetti, presentati da Valentina Colella, in un’immediatezza emotiva basata sull’empatia e sull’intimità, a raccontare di frammenti di vita appartenenti alla sfera privata della femminilità. Gli oggetti, dai quali scaturisce una sensualità inaspettata quasi una sorta di visione onirica tutta al femminile, diventano stazione di memoria, connessione tra l’immagine e la consapevolezza di sè, in dinamiche mentali che si mescolano al flusso della vita.

Valentina Colella, racconta dell’assenza dei luoghi, della donna e della sua intimità tramite frammenti di vita, graffi di luce, che come passi di danza fatti di segni e di colore, invitano ad un ascolto mistico e devoto. In spazi silenziosi, gli oggetti prendono vita, pulsano e parlano dell’anima di chi li nutre, usandoli. Essi perdono la loro inanimata materialità e si trasformano in specchio riflesso dell'intimità femminile, una proiezione dell’essere donna nel mondo. In ogni opera scaturisce una forte carica sensuale tra sacro e profano, una persistente osservazione dell’intimità ed una immediatezza dei soggetti. Il silk épil, la lima, il cuscino, il rosario, il letto convergono tutti, con l’incanto della riflessione estatica, ad una perfetta sincronia tra luci e ombre. E’ proprio il letto, luogo intimo e privato, a svelare i misteri della bellezza e le problematiche dell’essere donna. Un seducente approccio all’inorganico che svela in maniera lucida e scintillante uno scrigno ricco di segreti.