Vito Dichio
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Tutto quello che dipingo poi mi si proietta nella vita
Vito Dichio, inizia il suo percorso artistico nel 1999, cimentandosi con la scultura naïf. Scolpisce figure fantastiche su pezzi di legno irregolari, lasciando l’impressione che queste escano fuori dal tronco stesso.Negli anni seguenti sperimenta nuove tecniche e studi di ricerca artistica, come la pittura, ceramica, terra cotta, installazioni e video arte.
Le sua filosofia è e non deve sorprendere.
Crea collettivi d’arte, collabora con fondazioni, progetti di comunanza artistica e filmmakers per produzioni video.
Ma la sua strada è introspettiva e concettuale sul Pianeta Verde, le sue opere spesso sono di grido per chi le osserva, lanciando messaggi di degrado e ricrescita per la nostra società futura.
Le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero in gallerie, palazzi e progetti culturali.
Attualmente segue un progetto in evoluzione chiamato LA COSA, iniziato nel 2010.
Pubblicazioni dell'artista:
La Gazzetta di Basilicata.
Il Quotidiano di Basilicata.
Catalogo Love Art 2009 a cura di Elisa Menegazzo.
Catalogo C. Crayons de couleurs 2010 edito da Aracne Editrice a cura di Paola Delfino.
Catalogo Premio la Palma d'Oro per l'Arte 2010 edito da Effecci Editrice a cura di Mariarosaria Belgiovine.
Rivista Art Journal e Art boè per il premio EXPO OFFICINE ARTISTICHE 2010.
Rivista Italia Arte numero speciale del mensile dell’Internazionale Italia Arte 2011.
Catalogo dell’Internazionale Italia Arte 2011.
Catalogo Satur Prize Arte, Letteratura e Spettacolo 2013