GENOVA  

MUSEO DI SANT'AGOSTINO
Piazza Sarzano 35/R
tel. 010/2511263

 

LORENZO BIGGI

FABIO NICCOLINI

PAOLA RANDO


 

 

testo critico a cura di Emilia Marasco

Un percorso nel museo che sembra voler smitizzare l'austerità del luogo, un intervento che "reintegra " un'opera, una scultura nello spazio dedicato alla scultura, "appunti " per una riflessione su tre temi fondamentali : la norma e il gioco, la giustizia, la morte.
Divieto di affissione: un percorso che si sovrappone al percorso principale della visita al Museo, una rassegna di targhe con l'ingiunzione a non affiggere. Una regola su marmo, un divieto di affiggere affisso su muro, il divieto su marmo proposto in un museo con un'operazione di spiazzamento che dichiara le proprie origini culturali. Biggi sceglie il gioco concettuale, l'ironia come filtro per osservare i luoghi e gli elementi che li connotano e organizzare percorsi reali come proiezioni di itinerari mentali per attraversare gli spazi della città, le strade come i musei.
Fabio Niccolini interviene a margine di una rappresentazione plastica delle quattro virtù cardinali privata della figura della Giustizia. Un'installazione di fotografie di luoghi e situazioni contemporanee e un testo per riempire un vuoto, un vuoto emblematico, secondo l'artista, in un mondo in cui la giustizia è assente e lascia libero campo alla disuguaglianza.
Paola Rando introduce una scultura in marmo di Carrara nel museo della scultura, rileggendo il monumento funebre a Simon Boccanegra e soffermandosi sul volto, ottenuto probabilmente da un calco sul defunto. L'artista immagina un volto astratto, allungato, occhi dal taglio orientale chiusi, senza una bocca che possa evocare una identità sessuale, maschile o femminile. Paola Rando ricerca nella figura la dimensione primitiva, originaria., in questo caso anche in funzione di una riflessione sulla morte come fatto quotidiano ed eterno.

MUSEO DI SANT'AGOSTINO

AMBIENTI DEL MUSEO

Ambienti del Museo


Il Museo di Sant'Agostino è il principale museo di scultura della Liguria, accolto in un convento agostiniano (XIII secolo). La chiesa gotica e i vasti ambienti conventuali eretti attorno a due chiostri, sono stati allestiti dallo studio Albini-Helg (1977-1992). La visita è un itinerario nella scultura a Genova fra X e XVIII secolo, ma le collezioni sono ricche di affreschi e dipinti monumentali. Il progettato riallestimento arricchirà il percorso, integrandovi la stupenda chiesa.
Oltre a opere emblematiche della situazione artistica locale e dei suoi nessi (Manfredino da Pistoia, Giovanni di Balduccio, L. della Robbia, i Gagini, G. della Porta, F. Parodi, F.M. Schiaffino, V. Castello, D. Piola, G. De Ferrari) il museo vanta la Lapide di Simonetta e Percivalle Lercari (1256), sculture di Pierre Puget e capolavori come la Margherita di Brabante, di Giovanni Pisano (1313-14), e la Maddalena penitente, di Antonio Canova (1796).

LORENZO BIGGI

Lorenzo Biggi nato a Genova il 22.6.74. Vive e lavora a Genova. Si dedica all'attività espositiva dal 1993. Ha esposto in diversi luoghi in Italia e all'estero. Partendo da un lavoro di marca concettuale approda ad un'estetica cinica utilizzando le tecniche più disparate. Attualmente si occupa anche dell'organizzazione di mostre ed eventi culturali per la galleria genovese V-idea.
lo.biggi@libero.it



Affissioni,
allestimento fotografico, 10 stampe cm. 50x70, 2003


LEONARDO E FRANCESCO JR. RICCOMANNI

Leonardo Riccomanni e Francesco jr. Riccomanni (Pietrasanta, noti dal 1426 al 1472 e dal 1452 al 1472), Tre figure allegoriche: Prudenza, Temperanza, Fortezza, marmo bianco apuano

Parte di una serie di quattro Virtù cardinali, di cui la Giustizia è perduta, queste magnifiche statue grandi oltre il vero, provengono da un grandioso monumento funerario eretto nella chiesa di san Francesco di Castelletto di Genova per due membri della famiglia Campofregoso, che nel corso del Quattrocento furono dogi di Genova. Per ambo i personaggi, Tommaso o Giano I, l'iconografia delle Virtù cardinali, intese come sostegni e ispirazione dell'azione di governo, sarebbe stata assai adeguata.
Sono opera di Leonardo Riccomanni, uno dei maggiori scultori attivi nel XV secolo fra Genova, Lucca, Sarzana e Napoli, sempre per committenti di alto livello culturale e sociale, affiancato dal nipote Francesco, suo collaboratore.

FABIO NICCOLINI

Il mio nome è Fabio Niccolini, sono nato a Genova dove tuttora vivo. Terminati i miei studi all'Accademia di Belle Arti, lavoro come fotografo in un gruppo, volto ad una ricerca sul paesaggio contemporaneo. Guardo il quotidiano, ho molti dubbi e non conosco nessuna verità.
fniccolini@hotmail.com


Luoghi comuni,
supporto fotografico bianco nero /colori, cm. 60x60, specchio cm. 60x60, 2003


SCULTORE GENOVESE

Scultore genovese, Statua giacente del doge Simone Boccanegra e tre leoni, dal suo sarcofago marmo bianco apuano, 1363


Simone Boccanegra fu il primo doge di Genova (1336). Contrastato dall' oligarchia nobiliare, fu costretto all'esilio nel 1344, riacquistò la carica nel 1356 e la tenne fino alla morte, nel marzo 1363. Antica, ma infondata, è la tradizione che lo vuole morto di veleno.
Il suo sepolcro sorgeva nella chiesa di San Francesco di Castelletto.
L'ignoto scultore creò per lui uno dei capolavori del ritratto trecentesco: il volto (il più antico ritratto fisionomico della storia dell'arte genovese conservato) ha l'effetto di verità di una maschera di cera formata sul cadavere e la statua resta in equilibrio fra naturalismo e stilizzazione. Colpisce il trattamento raffinatissimo delle superficie, rifinite con abrasivi nel politissimo volto e completate un tempo col colore nelle vesti e negli altri dettagli d'abbigliamento.

PAOLA RANDO

Paola Rando nasce a Genova il 4/5/1973, dove vive e lavora. Esposizioni collettive in Italia e all'estero. La ricerca dell'artista è orientata nel significato del nostro essere nel mondo, nei simboli che accompagnano l'identità dell'uomo dalla preistoria ai giorni nostri. La scelta dei mezzi d'espressione varia dall'installazione, alla scultura, alla pittura, alla
fotografia.
paola.rando@katamail.com

Bozzetto
Monere,
marmo statuario di Carrara, cm.75x27x25, 2003