22 ROMA

ASCLEPIO

Statua di Asclepio, marmo nero, II sec., d.C., cm 144,5

Asclepio, in piedi, si appoggia con la mano destra ad un bastone intorno al quale è avvolto il serpente. Il mantello, drappeggiato intorno alla vita, dalla spalla sinistra scende fino alle ginocchia lasciando scoperta gran parte del torace. Il dio indossa sandali con lunghe stringhe. Il peso grava sulla gamba sinistra. I capelli, voluminosi, sono trattenuti dalla taenia.
L'opera risale probabilmente al II secolo d.C. e può considerarsi una copia di età romana di un originale greco di età ellenistica, scolpita in marmo nero. Asclepio fu in origine una divinità di carattere ctonio; nella mitologia ellenica era in relazione con Apollo nella sua accezione di guaritore. Dio della medicina a lui erano dedicati luoghi di culto dove si praticavano riti salutari di carattere magico e onirico. Figlio di Apollo e di Koronis, poi trafitta da Artemide, fu salvato da Apollo che lo trasse dal grembo della madre e lo affidò al centauro Chirone che gli insegnò la medicina.

LORENZO CASTORE

Lorenzo Castore nasce a Firenze nel 1973. Vive e lavora tra Roma e i diversi luoghi in cui lo conducono i progetti fotografici. Sua è la documentazione per la costruzione milanese del Teatro degli Arcimboldi e del Pirelli Headquarters. Tra le mostre recenti "35 circa" ai Mercati Traianei di Roma.
lorenzocastore@hotmail.com

Triade,
3 stampe su carta fotografica in bianco e nero, ciascuna cm 40x50, 2003

STEFANIA DI MARCO

Stefania Di Marco nasce a Ivrea nel 1974. Vive e lavora tra Roma e Torino. Tra le sue personali si ricordino "Micro-Macro " da Paolo Tonin a Torino e "Piscine" alla 2RC di Roma. Tra le collettive: "Col sale" alla galleria In Arco di Torino e "Lavori domestici" presso Palazzo Bonomi di Varese.
stefaniadimarco2000@yahoo.it

Risveglio PVC,
stampa fotografica montata su cristal, cm 50x70, 2003

MARIO VESPASIANI

Mario Vespasiani nasce nel 1978 a San Benedetto del Tronto (AP). Vive e lavora tra Roma e Ripatransone (AP). Ha partecipato a due edizioni di "GODART" presso Città Sant'Angelo (Pe). Si ricordino anche la "Biennale di Porto Ercole" e la "I Biennale Adriatica". Tra le personali "Child X" alla Nuova Artesegno di Udine.
info@mariovespasiani.com

Asclepio 03,
olio su tela, cm 100x200, 2003

ROMA

	MUSEI CAPITOLINI PALAZZO NUOVO Piazza Campidoglio tel. 06/39967800 LORENZO CASTORE STEFANIA DI MARCO MARIO VESPASIANI

testo critico a cura di Gianluca Marziani OLTRE LA FOTOGRAFIA…ASCLEPIO Un museo che accoglie la perfezione marmorea dei secoli trascorsi. Una scultura del II secolo d.C., quella di Asclepio in marmo nero, considerata una splendida copia romana di un originale greco d'età ellenistica. Tre giovani autori al confronto con l'iconografia, la materia e le tensioni espressive di quell'opera dentro il Palazzo Nuovo dei Musei Capitolini. Lorenzo Castore, Stefania Di Marco e Mario Vespasiani tessono fili tra la memoria arcaica e il flusso contemporaneo di chi sperimenta il futuro. Tutti e tre partono dal mezzo più aderente all'interpretazione del vero: la fotografia. Poi, però, prendono strade in cui lo strumento si combina con altri linguaggi o cambia la sua linearità. Col risultato di riconfigurare il classicismo statico del marmo, dandogli un'energia che definisce la visione dinamica del presente. Ci sembrava una via intelligente per interpretare la figura di Asclepio, figlio di Apollo e Koronis, patrono della medicina con una particolare centralità su Roma. La perfezione tecnica di Lorenzo Castore rende metafisiche le inquadrature ed esalta la grana, i contrasti, le tensioni luminose. Da qui un progetto che angola lo sguardo, attualizzando la fisicità muscolare e la forza viva del marmo. Stefania Di Marco realizza manichini che anima, veste ed ambienta in situazioni anomale. Subito dopo fotografra le scene affinchè l'opera simuli la verità attraverso i mezzi scoperti della finzione. Un mondo che torna davanti ad Asclepio per inventarne un "falso" che sembra più vero della realtà. Mario Vespasiani, infine, rielabora i propri scatti con processi digitali e passaggi pittorici su tela. Per l'occasione ha fotografato e riambientato un ragazzo romano nella posa di Asclepio, creando uno stridente contrasto tra il marmo e la crudezza prosaica del vero.