castello di racconigi

Lp - Lorenza Boisi e Paolo Fazio (milano)
Chiara Pirito (torino)
Isabela Grosseová
(praha)


Il Castello di Racconigi, sorto come luogo fortificato al confine tra le terre dei Savoia-Acaja e il marchesato di Saluzzo, divenne appannaggio nel 1620 del ramo cadetto Savoia-Carignano. Con Emanuele Filiberto vennero operati ristrutturazioni e ampliamenti ad opera di importanti architetti e giardinieri: da Guarino Guarini e André Le Notre nel XVII secolo a Giovanni Battista Borra e
G. Bolina nel secolo XVIII. Nel 1831, con Carlo Alberto, il castello divenne sede delle “Reali Villeggiature”: Ernest Melano e Pelagio Palagi gli conferirono l’aspetto odierno. Il parco fu progettato per Carlo Alberto, a partire dal 1820, da Xavier Kurten e venne ampliato dopo il 1831. Il Castello e il parco, dal 1980, appartengono al Demanio dello Stato Ramo Storico e Artistico e sono
in consegna alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte che ne cura i restauri e l’amministrazione.

The Racconigi Castle, first erected as a fortified palace between the land of the Savoia-Acaja family and the marquisade of Saluzzo, became an apanage of the Savoia-Carignano cadet branch in 1620. Emanuele Filiberto started reconstruction and extensions, which were carried out by outstanding
architects and gardeners: from Guarino Guarini and André Le Notre in the 17th century, to Giovanni Battista Borra and G. Bolina in the 18th century. In 1831, with Carlo Alberto, the castle became the venue of the “Royal Holidays”: Ernest Melano and Pelagio Palagi conferred the palace its current aspect. The park was designed for Carlo Alberto by Xavier Kurten in 1820, and was extended after 1831. Since 1980, both the park and the castle have been owned the State - Historical and Artistic Department- and are in consignment to the Superintendance for the Architectural and Lansdcape Assets of Piedmont, which is in charge of its restauration and administration.

CASTELLO DI RACCONIGI
Via Morosini 3
12035 Racconigi (CN), Italy
tel. +39 0172 84005

www.comune.racconigi.cn. it/castello.htm


Il Lago dei Muscari / The Muscari Lake

Il Lago dei Muscari è la risultante del Lago dei Cigni che Giuseppina di Lorena fece creare dall’architetto
Giacomo Pregliasco alla fine del Settecento. Nell’alveo del lago sono stati piantati 350.000 bulbi di “muscari”, fiori azzurri che ogni aprile spuntano insieme a ricreare l’effetto “acqua”.

The Muscari Lake is the result of the Swan’s lake which Josephine of Lorraine commissioned to architect Giacomo Pregliasco at the end of the 18th century. The bed of the lake is now seeded with 350,000 bulbs of “muscari”, blue flowers which, every month of April, come out together to recreate the “water” effect.

LP - Long Playing
in collaborazione con / with Massimo Boffino

Lorenza Boisi
Nata a / Born in Milano, 1972
Vive e lavora a / She lives and works in Milano
lorenzaboisi@hotmail.com

Paolo Fazio
Nato a / Born in Borgomanero (NO), 1977
Vive e lavora a / He lives and works in Borgomanero (NO)
peradesso_arte@hotmail.com

La casa del pescatore, 2004
installazione in materiali edili /
installation in construction material
Consulenza tecnica-progettuale dell’architetto /
Technical-design assistance by architect Massimo Boffino

I due artisti, che si firmano a nome collettivo come LP - Long Playing, hanno realizzato una casetta
trasparente di ferro e vetro, rilevata da terra come una palafitta. All’interno della Casa del Pescatore s’intravede una barca con dimensioni pari al vero e l’installazione ci appare da lontano come una gigantesca teca da museo. Una vetrina che documenta un’attività praticata in passato sul lago artificiale situato al centro del Parco della Reggia di Racconigi. In questo modo una “storia minore”(1) di un passato ormai dimenticato, rivive in un’opera d’arte contemporanea. L’opera può avere una fruizione Relazionale(2) ed essere lo spunto per un coinvolgimento diretto di chi visita il parco, attraverso momenti di animazione, quali la realizzazione di un quaderno con disegni e racconti incentrati sulla vita dell’ignoto abitante della Casa del Pescatore.

L’opera è il progetto vincitore del concorso nazionale Casa del Pescatore, istituito per iniziativa congiunta di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte e Castello di Racconigi, in collaborazione con GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, Città di Torino, Regione Piemonte, HoldenArt, Fondazioni Crt e Crc.

The two artists, who sign with the collective name of LP - Long Playing, have created out a transparent
house in iron and glass, risen from earth as a lake-dwelling. Inside the Fisherman House, sight can be caught of a life-size boat and the installation appears from far away as a gigantic museum show-case, thus documenting an activity once practiced on the artificial lake located at the very center of the park in Racconigi’s Royal Palace. In this way, a “minor history” (1) of a now forgotten past is coming back to life in a contemporary artwork.
The work can thus have a Relational(2) fruition and give the cue for a direct involvement of the people
visiting the park though moments of animation such as the development of a notebook with drawings and tales focused on the life of the unknown inhabitant of the Fisherman house.

The work is the winning project of national contest Casa del Pescatore (Fisherman House), established by joint initiative of the Ministry for the Cultural Assets and Activities, of the Superintendence for the Architectural Assets and landscape of Piedmont and Castle of Racconigi, in cooperation with GAI – Association for the Circuit of the Young Italian Artists, City of Turin, Regional Administration of Piedmont, HoldenArt, Crt and Crc Foundations.

(1) Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi, Einaudi, Torino, 1999
(2) Nicolas Bourriaud, Esthétique relationnelle, Parigi, 2001

Guido Curto



Sala di Diana / The Diana Hall

La Sala di Diana si apre sulla facciata a settentrione, costituisce una sorta di continuazione con il
salone d’Ercole ed è l’ingresso di rappresentanza del castello. Come il salone d’Ercole, la sala è opera dell’architetto Borra e dello stuccatore Bolina (1757) che creano un ciclo di altorilievi raffiguranti il mito di Diana, Dea della caccia. Notevoli i due camini guariniani ai lati della stanza.

The Diana Hall opens on the on the North facade, constitutes a sort of continuation of the Hercules
Hall and it is the representative entry of the Castle. Same as Hercules hall, it was carried out by architect Borra and stucco worker Bolina (1757), who created a cycle of reliefs representing the myth of Diana, goddess of hunting. The two fireplaces at the sides of the hall are remarkable.

Chiara Pirito
Nata a / Born in Torino, 1977
Vive e lavora a / She lives and works in Torino
chiarapirito@hotmail.com

Dansità, 2004
video installazione / video installation

Nella Sala di Diana, decorata con stucchi tardo barocchi, Chiara Pirito proietta un video, usando come schermo gli altorilievi raffiguranti scene mitologiche di caccia. Così quelle immagini elettroniche, ideate in sintonia con i settecenteschi medaglioni, riescono ad animare quelle sculture ellenizzanti, trasformando un’opera d’arte antica in un’installazione d’arte contemporanea. L’intento del progetto è quello di far emergere un progressivo cambiamento di approccio filosofico* al mondo animale, avvenuto dall’antichità ai nostri giorni. Mentre nel passato l’animale era identificato come creatura selvaggia e aveva mansioni di caccia, nella contemporaneità gli attribuiamo, attraverso una sorta di contagio, la psicologia e il linguaggio umani.

In the Diana Hall, decorated with late baroque stucco works, Chiara Pirito is projecting a video and uses as screen the alto-rilievo’s which represent mythological hunting scenes. Thus, the electronic images, conceived in syntony with the 18th century medallions, manage to animate those sculptures of a Hellenizing taste and turn an ancient work into a contemporary art installation.
The project is aimed at bringing to light a progressive transformation in the philosophic approach* to the world of animals from the ancient times to now. Whilst in the past the animals were identified as wild creatures and were used for hunting, we nowadays ascribe them –through some sort of contagion– the human psychology and language.

*Jacques Derrida, E se l’animale rispondesse (Finte e tracce), Aut-Aut 310-311, La Nuova Italia, Milano, 2002
Luisella Battaglia, Etica e diritti degli animali, Laterza, Bari, 1997
J.M. Coetzee, La vita degli animali, Adelphi, Milano, 2000

Guido Curto



Appartamenti cinesi / The Chinese Apartments

Gli Appartamenti Cinesi risalgono alla seconda meta del Settecento e riflettono il gusto per le cosiddette cineserie. In questo ambiente è presente un camino su disegno guariniano e un lampadario in latta policroma. Le pareti sono rivestite in carta di riso dipinta. Il soffitto è stato fatto ridipingere all’inizio del Novecento in occasione della visita dello Zar Nicola II Romanoff.

The Chinese Apartments date back to the second half of the 18th century and reflect the taste for the so-called chinoiseries. This environment also contains a fireplace made of Guarini’s design and a chandelier in polychrome sheet plate. The walls are lined in painted rice paper. The ceiling was repainted in the early 20th century for the visit of Czar Nicholas II Romanoff.

Isabela Grosseová
Nata a / Born in Praga, 1976
Vive e lavora a / She lives and works in Praga
isgrosse@yahoo.com

Autumn plot , 2004
stampa a colori su carta / colour print on paper
5 m2 circa / approx.

Isabela Grosseová è un’artista con esperienza architettonica. Nei suoi progetti “residenziali” dà forma all’antitesi dell’architettura, percepita come composizione o progettazione di interni il cui valore estetico spesso oscura la sua funzione non-decorativa. I “quadri residenziali” di Isabela Grosseová sono semplici astrazioni, forse rilievi di pianterreni diposti verticalmente, e tuttavia abitabili, come è evidente nelle sue fotografie. Le “sculture residenziali”, che hanno origine a New York, impiegano rifiuti di interni di abitazioni in cemento e la loro disposizione è un commento sociale, accentuato dalla componente fotografica del progetto. Per il Castello di Racconigi, Isabela Grosseová ha realizzato un progetto che offre nuove interpretazioni ai motivi decorativi degli arredi interni del museo.

Isabela Grosseová is an artist with architectural experience. In her “residential” projects, she gives shape to the antithesis of architecture, perceived as artistic composition or interior design whose aesthetic value often overshadows its non-decorative function. Isabela Grosseová’s “residential pictures” are simple abstractions; perhaps vertically positioned ground plan reliefs – nonetheless inhabitable, as evident in the her photographs. “Residential sculptures”, that originated in New York, use trash from interiors of concrete dwellings and their arrangement is a social comment, accentuated by the project’s photographic component. Isabela Grosseová has prepared a project that provides new interpretations to selected motives of furnished interiors of the Racconigi Castle museum.

David Kulhánek