GEMINE MUSE
[critici]
 
VERCELLI - Museo Borgogna
Magnificat : un Canto alla Vita.
L'installazione di Max Bottino racconta, con il ritmo ed i simboli delle fiabe più care, il Mistero della Nascita, la paura e la certezza della Morte e, in mezzo, la tragedia di tutte quelle ore di respiro che il Destino ci concede.
Racconta tutti noi, quindi, cercando di eliminare una delle barriere mentali più forti, quella ancestrale che divide i maschi e le femmine.
Tema dominante dell'opera è, come rivela la scelta di questa Madonna con Bambino, il desiderio, da parte di un Uomo, di entrare, con affetto, empatia, sincera devozione, nel profondo dell'universo femminile.
Con 'Magnificat' l'artista vuole 'cantare' il nascere donna ed il dovere, quindi, per la propria più intima essenza, misurarsi per tutta la vita con il concetto di Madre. Dover fare i conti per sempre con maternità reali o presunte, volute o scampate, temute o inseguite. Ed essere madre comunque, di figli, mariti, padri. Magari accettando maternità improvvise. Ma accettando. Come Maria.
E' una donna 'comune' anche questa Madonna del Sassoferrato, la protagonista dell'opera ospitata al Borgogna che ha affascinato l'artista : non guarda amorevole il figlio, come potrebbe sembrare, ma si perde dell'Oltre.
E' quasi distante, non si accorge nemmeno del gioco di infantile ferocia che diverte il piccolo Gesù sull'inerme uccellino. Maria dov'è in quel momento?
E dove sono realmente con la mente e con l'anima tutte le altre donne del mondo, mentre accudiscono,accarezzano, nutrono?
Chiuse in gabbie dorate che chiamano case inseguono sogni, ricordano abbracci, annusano ancora il profumo della propria infanzia, che sa di miele rubato con le dita nei pomeriggi dorati d'estate. Gli occhi appannati, distanti.
Il tempo che scorre trasforma i fiori delicati in pesche mature e la passione del talamo nuziale dapprima in culla e, quindi, in dimora della lenta agonia ma nel fondo dell'anima di ogni donna resta, tenace, il desiderio di essere altro, di possedere una fisionomia individuale, scissa dai troppi legami imposti dalla propria appartenenza sessuale. Così anche Maria, 'serva' di Dio. Magnificat.

Elisabetta Dellavalle