GEMINE MUSE
[critici]
 

MILANO - Castello Sforzesco
Palco è una struttura modulare in legno, internamente illuminata da tubi fluorescenti al neon il cui flusso evanescente dissolve il bordo della pedana e dà vita ad uno spazio sospeso e flessibile. Nel giorno dell'inaugurazione della mostra Palco si avvarrà della collaborazione di un trio di musicisti del Conservatorio di Milano che eseguirà un repertorio di brani di musica classica del Seicento, così da ricreare un'atmosfera indefinita e vagamente irreale, in cui le parti "aliene" allo spazio storico del Castello si avvicinano idealmente, più che fisicamente, alle opere in esso custodite. Ma soprattutto all'interno della Sala degli Scarlioni la presenza della Pietà Rondanini, opera ultima di Michelangelo e manifesto teorico del non-finito ha tacitamente imposto un'ulteriore riduzione dell'intervento dell'artista a vantaggio di una più ampia riflessione sull'idea di spazio e sulle modalità di interazione con esso. Documentata da un video, l'esecuzione musicale del 30 novembre 2002 si aggiunge alla precedente performance del duo di musica elettronica BHF che nel maggio dello stesso anno sono stati co-autori nell'esibizione di Palco alla Galleria Minini di Brescia.
In quanto modificabile nella forma e nelle dimensioni Palco è una struttura "aperta", ma anche nomade per la sua capacità di essere smontabile e rimontabile come un kit di lavoro. Ed ogni nuova aggiunta alla struttura racconta ciò che è avvenuto in quella frazione coordinata di spazio e tempo. L'opera di Riccardo Previdi si coglie nella negazione di un volume, nella immaterialità della luce e della frequenza musicale, nel racconto di un evento e della sua origine, nell'inconsistenza delle superfici in grado di apparire e scomparire, e di sostenere le sollecitazioni esterne con la leggerezza e l'intensità di luce e musica.

Laura Barreca