MACERATA
- Galleria d'Arte Moderna - Palazzo Ricci
Nella contemplazione
intermedia tra passato e presente, nella leggerezza scorrevole di un
antico fasto e nella vitalità cosmica di un silenzio antico,
Paolo Consorti rimette sottovuoto catartico e ad altra interpretazione
l'eccezionale splendore dei "luoghi" d'Enea di Palazzo Buonaccorsi.
La galleria, a Macerata, voluta da Raimondo Buonaccorsi ed eseguita
tra il 1712 e il 1714 dagli artisti più celebri del periodo,
ci racconta i momenti più importanti della distruzione di Troia
da parte dei greci. Enea, fuggito per mare con un gruppo di compagni,
si stabilì nel Lazio e insieme a loro diventò leggendario
antenato dei romani. Questa vicenda è narrata nell'Eneide di
Virgilio: l'eroe è perseguitato dal destino e dalle forze contrarie
di alcune divinità, ma viene salvato dalla protezione di Giove,
divinità dell'Olimpo, signore degli dei e dei mortali. In questo
modo, Virgilio dimostrava che l'impero fondato dai Romani resisteva
grazie alla volontà divina.
In un intreccio misterioso tra eroismo combattuto e serenità
verticale, le opere di Paolo Consorti ci riportano in uno spettacolo
leggendario quasi fuori dal tempo, rimettendo a luce stoica uno spostamento
senza rese e in eterno "isolamento". Non esiste una cadenza
precisa perché tutto è colto di sorpresa: solo l'attimo
è il punto fermo di uno spazio ancora irrisolto mentre le distanze
sembrano misurarsi nel vuoto o nei riflessi dei colori ancora in divenire.
Il movimento è allora la metafora di un immaginario a più
riprese, è la spinta sincronica e diacronica di un'esaltazione
mai finita, è il coinvolgimento pauroso dell'instabilità
romantica e l'imprevisto sfondamento della spazialità barocca.
La tensione è inevitabile come necessaria è l'apparenza
ad un luogo tattile, alla memoria di una conversazione altra. Da qui
scaturisce l'empito alto del corpo, l'uomo e l'eroe nella definizione
ancora imperfetta delle fantasie oniriche, la frenesia feticistica di
ossessioni nascoste: la scena pone l'imprevisto e rimette a nuova circolazione
l'assalto improvviso e le possibilità compiaciute e transitorie
della vita. Consorti ci porta l'irruzione della sorpresa e con essa
il mistero di uno spaesamento non finito e sempre inevitabilmente "possibile".
Mario
Savini