Loredana Remolo

Nata a Vibo Valentia nel 1981,vive a Pizzo dove opera come incisore, pittrice e body painter. Nel 2000, dopo aver conseguito la Maturità Artistica si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro dove nel 2003 consegue il diploma di primo livello in Pittura con indirizzo Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico e Culturale. Nel 2005 realizza per la Chiesa dell’Immacolata di Pizzo quattro grandi opere che raffigurano gli Evangelisti.
Nel 2006 consegue con lode il diploma Accademico di secondo livello in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, approfondendo in modo particolare il suo operare nell’area dell’arte dell’incisione con una tesi composta da un ‘unico esemplare di libro d’arte interamente rilegato e scritto a mano che contiene le stampe di quattordici incisioni. Nello stesso anno organizza una Personale d’Incisione e di Pittura dal tema “Tracce di Vita”al Museo della Tonnara di Pizzo (VV). Nel 2007 partecipa alla mostra a cura dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro “Leoncavallo Montalto e l’Incisione”, con un’ opera che entra nella collezione del museo di Montalto Uffugo-Cosenza. Nel 2008 è invitata al Concorso di Pittura Grafica e Scultura U.C.A.I. “Le Accademie per Beato Angelico”-Roma.Abilitata nel 2009 all’insegnamento di Educazione Artistica , frequenta il corso Biennale ad Indirizzo Didattico nella stessa Accademia. Nello stesso anno è selezionata per la Pubblicazione della Tesi d’Incisione “TRACCE di VITA”sulla rivista Nazionale “Amici dei Musei” organo della FIDAM (Federazione Italiana degli Amici dei Musei), Firenze . Sempre nel 2009 viene scelta per il Premio Concorso d’Incisione sulla Vita e le Opere di San Paolo, a Torrita di Siena- Siena e partecipa a “Zone Scoperte” Arte Giovane Contemporanea a cura di Giancarlo Chielli- Palazzo della Provincia, Catanzaro.Nel 2010 entra a far parte della Graduatoria Definitiva d’Istituto di Tecniche dell’Incisione dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.Nello stesso anno cerca di approcciarsi a nuovi linguaggi espressivi come la pittura sul corpo nella quale riporta la ricerca dell’indagine segnica in un’unione di performing art live painting e installazione secondo la propria poetica e visione del mondo.Dal 2010 al 2012 ha insegnato Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti Fidia Legalmente Riconosciuta. Nel 2012 è selezionata per un casting con il progetto “Guarda come divento un Di-Segno” attraverso una performance di Body Art – Cinecittà Roma. Nello stesso anno viene scelta con la performing art per il I° premio del Festival della Creatività Ecosostenibile Art & Co di Pizzo (VV).La stessa ha partecipato a diversi eventi ed esposizioni artistiche (qui non citate) nella sua regione che hanno per tema la promozione dell’arte in Calabria. Nel 2013 partecipa alla mostra collettiva d`arte "Donne da Sud a Sud", alla collettiva d'arte contemporanea " Lo Studiolo Home Gallery", premiata alla Collettiva Premio di Pittura Città di Pizzo, realizza un grande Murales per la secondo edizione del "Mura Mura Festival" dove viene mensionata sul"Corriere della Calabria"e sulla pagina Web di Artribune. Selezionata dalla Fai Giovani Calabria (intervento body art) per l'immagine scelta per il catalogo edito da Rubbettino e per la Foto/copertina dell' inserto web "D" di Repubblica(mercato.10 Luglio).
Il suo lavoro, parte dall’indagine segnica e da tutto ciò che si può recuperare dal vissuto,dagli usi e costumi del proprio luogo d’origine, per giungere ad affrontare la contemporaneità con i cardini essenziali della propria storia. Tutto riconduce alle radici , alla nascita della vita legata alla terra alla propria genesi. Nel momento in cui la marea di segni coincide con lo spazio prescelto, che sia una lastra di zinco un foglio di carta una tela o un corpo con il suo spazio circostante; nel momento in cui lo spazio- superficie è un tutt’uno con il brulicare di punti, linee e virgole , non esiste più distinzione alcuna, allora l’opera è compiuta. La sua opera incisoria e di performing art, unisce attraverso cromie e campiture iperreali modulazioni segniche dove l’espressività è data da un continuo simultaneo innestarsi della luce nell’ombra dove il supporto qualsiasi esso sia è in attesa di ogni gesto avvolto da segni in metamorfosi. Attraverso la sua opera di Body art la pelle si imprime di un segno indelebile che riconduce al radicamento più incisivo. Arte che imita la vita, basandosi sulla vita stessa. “Mascherando” i soggetti sotto strati di segni di cromie differenti si porta in realtà alla superficie la visione di quello che il soggetto rappresenta in profondità. L’obiettivo è quello di destabilizzare l’osservatore, mettendone in discussione le certezze.Nella sua “teatralità”, è un’opera che <<VIVE>>, respira, ascolta e osserva in silenzio lo sguardo di colui che le ha dato la vita attraverso la sua fruizione.