Bagiardi Alessio

Alessio Bagiardi è un attore diplomato alla Civica Accademia d'Arte Drammatica di Udine, al momento sta frequentando un master in Music Theatre presso la Royal Central di Londra.

La Central offre possibilità di collaborazione tra studenti e diplomati di diversi curricula per dare vita a nuovi progetti artistici, in questo senso tu in che progetti sei stato coinvolto o cosa hai in mente di provare?

La Central come Università ha molti curricula di ambito artistico, da quello per attori a quello per sceneggiatori copre tutte le figure del mondo dello spettacolo. C’è una grande possibilità di entrare in contatto con figure che ricoprono altre posizioni e di entrare in contatto con eleborati e progetti indipendenti. Ad esempio, gli studenti di scrittura, che scrivono una sceneggiatura, chiedono agli attori se hanno voglia di autarli a metterla in scena. Sono attività extra-curriculari. Mi è capitato un paio di volte di prendervi parte come spettatore. Non mi è capitato di persona perché il mio corso durava anche dalle 8 di mattina fino alle sei del pomeriggio e poi andavo direttamente al lavoro.

Come è stato fare parte della tua classe? Come ti hanno arricchito i legami con gli altri studenti ?

Durante il corso di Master annuale che ho fatto, ho conosciuto diversi artisti per future collaborazioni, anche all’interno della classe. C’è chi è molto bravo a comporre, chi invece è bravo a scrivere. Abbiamo ipotizzato spesso di creare progetti insieme una volta finito il master.

La Central è nota inoltre per dare occasioni di incontro con professionisti della scena artistica londinese, c’è qualcuno tra questi che ti ha ispirato in particolare?

Abbiamo avuto professionisti che spaziavano dalla danza, a balli latino americani, attori e altri settori ancora. È stato interessante entrare in contatto con la visione del mondo di chi  vive ‘arte da professionista riuscendo a sopravvivere con questa carriera. L’esperienza che mi ha colpito di più che è arrivata inaspettata. Lo scorso mese abbiamo lavorato sei settimane su nuovi musical a stretto contatto con autori e compositori. Una cosa rara perché normalmente si lavora su allestimenti di spettacoli già scritti. In particolare abbiamo lavorato su due diversi musical di autori giovani presenti, che potevano fornirci direttamente la loro visione su come noi interpretavamo i personaggi. C’è stata  la possibilità di instaurare un dialogo dando feedback come attori e consigliando una direzione.

Se dovessi scegliere invece una lezione che quest’anno ti ha arricchito come persona, quale sarebbe e perché?

Fin dall’inizio cìè stata molta attenzione al lato umano. Nonostante la Centralsia molto riconosciuta come università a Londra e ci sia anche molto rigore nel raggiungere obbiettivi tecnici, tutti i nostri insegnanti hanno chiarito che  siamo stati scelti come artisti, ma anche come persone: per quello che riusciamo a trasmettere come esseri umani. C’è stata una grande cura nel rispettare la nostra identità personale e farla crescere attraverso queste lezioni.

Se potessi scegliere che ti capitasse qualsiasi cosa per la tua carriera artistica, incontrare una persona o ricevere un’offerta lavoro, quale sarebbe?

Nell’ambito del musical, il mio spettacolo preferito è Company di Steven Sondheim. Mi piacerebbe interpretare il protagonista, che nello spettacolo compie 35 anni, quindi ho ancora tempo 5 anni per arrivarci.