MONTICELLI MASSIMO, MEROLLA CHIARA, BRUGIOLO ARIANNA, GATTI BEATRICE, IGNESTI ILARIA, FOSCHI VALENTINA, MARTINELLI GAIA, CAMPANELLA SONIA (DROP – Dance Research Opportunity)

Danza

MONTICELLI MASSIMO, MEROLLA CHIARA, BRUGIOLO ARIANNA, GATTI BEATRICE, IGNESTI ILARIA, FOSCHI VALENTINA, MARTINELLI GAIA, CAMPANELLA SONIA (DROP – Dance Research Opportunity)

Destinazione

Leeds - United Kingdom

Periodo
-
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Il progetto (e info su ente)

IL PROGETTO

DROP è la compagnia giovanile di Alma PRO, che ogni anno accoglie danzatori in transizione dalla formazione professionale alla vita da professionisti, che per sette mesi lavorano con rinomati coreografi, per il 2021 Simona Bertozzi, Elisa Pagani e Biagio Caravano, per creare un triple bill ambizioso, da presentare in tournée italiana e internazionale.

Il tour 2021, oltre alle date sul territorio nazionale, si svilupperà toccando tre città straniere, sedi di altrettanti centri di formazione: Barcellona, Londra (Laban Theatre) e Leeds (Riley Theatre), in collaborazione e scambio con prestigiose realtà europee.

ENTE OSPITANTE

Con sede a Chapeltown, Leeds, la Northern School of Contemporary Dance (NSCD) è un centro leader per la danza contemporanea nel Regno Unito e una delle sei scuole internazionali che formano il Conservatoire for Dance & Drama (CDD). La NSCD è attualmente l'unica istituzione ad offrire una formazione professionale di danza a livello di conservatorio nel nord dell'Inghilterra.

Intervista

Come nasce il progetto D.R.O.P.?

Massimo: Il progetto è nato con l’intento di fornire un periodo di formazione di alto livello a danzatori talentuosi che hanno appena finito il loro percorso di studi, per accompagnarli verso il mondo del lavoro attraverso un’esperienza professionale pratica e arricchente. Ogni anno lavoriamo con tre importanti coreografi per due o tre settimane di prove intensive, durante le quali prepariamo uno spettacolo che viene poi portato in tour sia in Italia che all’estero. I danzatori fanno esperienza di com’è il lavoro in una compagnia, e allo stesso tempo arricchiscono il loro curriculum professionale e il loro bagaglio personale, in modo da arrivare più preparati al mondo del lavoro.

 

Quest’anno avete fatto un tour di 11 date, anche all’estero. Che cosa portate a casa da questa bella esperienza?

Massimo: Il tour è andato davvero bene e i nostri sforzi sono stati tutti ripagati. Per me è stato molto emozionante vedere le ragazze crescere e acquisire professionalità e abbiamo avuto un ritorno di pubblico entusiasta. Ci siamo sentiti molto fortunati per la grande opportunità che ci ha dato Movin’ Up.

Chiara: Quest’esperienza ha rafforzato e chiarificato cosa significa la danza per me e, nella scoperta del ruolo di direttrice prove, mi ha fatto scoprire che ci sono anche altre mansioni in sala, oltre ballare in prima persona, che trovo gratificanti e stimolanti.

Beatrice: Ciò che porto a casa dopo questa esperienza sono sicuramente tante nuove conoscenze e consapevolezze di tipo tecnico, emotivo e attitudinale. Porto a casa il sapersi arrendere alla propria volontà per fare spazio all’altro, ma soprattutto la certezza di poter sempre trovare un modo, uno spazio, un compromesso per andare oltre ogni limite e perseguire un obiettivo comune. Che sono tanti, diversi e vasti i modi con cui è possibile approcciarsi a un lavoro, che si può imparare a vedere anche quel che non si riesce a comprendere, e a fidarsi dell’altro, per infondere, generare e rigenerare energia positiva.

Gaia: Questa esperienza ha modificato e quindi migliorato il rapporto con il movimento e con il mio corpo, mi ha insegnato un modo diverso di ascoltare e sentire l’altro, il tutto grazie al rapporto di fiducia che ho instaurato con la direttrice Elisa Pagani.

Sonia: Con DROP ho avuto l’opportunità di arricchirmi tanto sia in ambito professionale sia umano. Avere la possibilità di lavorare con tre coreografi diversi mi ha aperto tanto la mente, facendomi innamorare ogni giorno di più della danza. 

Ilaria: Da questa esperienza porto con me nuove consapevolezze sulla performance come esperienza condivisa tra danzatori e pubblico e nuove idee su qual è e sarà il mio ruolo come persona che danza e si esibisce. Verranno con me anche l’immancabile adrenalina pre e post spettacolo e le nuove belle amicizie. 

Valentina: Da questa esperienza porto a casa innanzi tutto la condivisione. È stato speciale condividere e ricevere questa energia che si è creata all’interno del gruppo. Ho imparato anche a esplorare più a fondo il mio movimento, senza giudicarlo, cercando di trovare quello che più mi rappresenta. Ho sperimentato un po’ più da vicino il mondo professionale, così da capire i miei limiti e provare a superarli.

Arianna: Questa esperienza mi ha aiutata a crescere, sia a livello personale che professionale. Mi ha aperto gli occhi su cosa significa fare il danzatore, con le sue responsabilità, difficoltà e soddisfazioni.

 

Che cosa rappresenta la danza per voi?

Massimo: Per me la danza è incontro, è la prima forma di comunicazione, un linguaggio che non ha bisogno di parole e arriva in profondità. È incontro con gli altri e con il pubblico, al quale cerco sempre di trasmettere la mia stessa voglia di danzare.

Chiara: La danza per me è una scoperta, non solo di sé, che va molto oltre quello che è possibile immaginare, e allo stesso tempo è ricerca. È un grande stimolo per la creatività e l’immaginazione e uno strumento di espressione e indagine consapevole di cosa si comunica e di come lo si fa. 

Beatrice Gatti: Per me la danza significa ascolto, comprensione e ricerca del sé, del modo in cui abitiamo lo spazio che ci circonda e del modo in cui possiamo comunicare all’esterno per connetterci con qualcosa che giustifichi la nostra presenza.

Gaia Martinelli: Per me la danza è una maniera non verbale di espressione, è l’opportunità di esprimere me stessa utilizzando il corpo.

Sonia Campanella: Per me la danza è la massima espressione di libertà.

Ilaria Ignesti: La danza per me è un posto sicuro dove mi sento a mio agio ma allo stesso tempo stimolata. È il tramite più diretto e naturale che mi permette di conoscermi, divertirmi, imparare tanto e sempre qualcosa di nuovo. 

Valentina Foschi: La danza per me è una condizione dell’essere attraverso la quale ricreare situazioni, ricordi, figure, azioni e molto altro. Immagino ogni movimento come un viaggio che si porta dietro una storia.

Arianna Brugiolo: La danza per me è il mezzo per lasciarsi andare agli istinti, per cambiare, sentire e ascoltare, per galleggiare nel nostro spazio.

 

Ora che l’esperienza è conclusa, quali sono le vostre aspirazioni per il futuro?

Massimo: Sicuramente andare avanti, cercando di migliorare ogni anno e andando sempre più lontano, arricchire il percorso e cercare anche di ottenere un riconoscimento regionale per il progetto.

Chiara: Mi auguro per il futuro di poter trasmettere quanto questa esperienza mi ha arricchita, così da poter mettere al servizio dell’arte e del pubblico tutto il mio amore, il mio entusiasmo e le capacità acquisite.

Beatrice: Per il futuro intendo muovermi con tutto il cuore affinché la danza riacquisti valore culturale e sociale, affinché torni a essere un linguaggio fruibile e comprensibile a tutti, capace di nutrire, riunire e curare. 

Gaia: Dato il momento delicato che stiamo vivendo è difficile rispondere a questa domanda. In ogni caso spero di poter mostrare tutto quello che ho raccolto nei miei anni di studio in prima persona sul palco, anche poter insegnare e creare grazie al bagaglio che ho costruito nel tempo.

Sonia: Spero che un giorno possa fare della mia passione una professione.

Ilaria: Mi auguro di continuare a danzare con lo stesso coinvolgimento personale e professionale che ho da sempre e di avere le opportunità per continuare a delineare la mia identità artistica e personale. 

Valentina: Spero di riuscire a rendere questa passione un vero e proprio lavoro, lasciandomi però tutte le strade aperte così da evolvere e rinnovare sempre questo istinto che arde dentro. 

Arianna: Per il futuro mi auguro di poter provare ancora tutto quello che provo ora, questa sensazione di scoperta e di cambiamento, mentre ballo, mentre cresco.


 

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