Vogliazzo Filippo, De Pascalis Marta

glaring sounds
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Musica

Vogliazzo Filippo, De Pascalis Marta

Destinazione

Wien - Austria

Periodo
-
Partiti
Il progetto (e info su ente)

IL PROGETTO

Glaring Sounds indaga il rapporto tra suono e ricordo. Dopo due conflitti mondiali, in Europa molte campane sono state forgiate per celebrare la pace. Alcune sono prodotte dalla fusione di cannoni utilizzati durante le guerre. Come strumenti musicali dal forte potere mnemonico, la loro vibrazione riecheggia in un atto di sintonizzazione collettiva. Nel 2020 gli artisti sono invitati ad ampliare la ricerca presso PINA, project space a Vienna. Il progetto mira a produrre una pubblicazione e una performance, composta da una scultura e da una partitura musicale ispirata alle campane di guerra.

ENTE OSPITANTE

Pina è uno spazio espositivo senza scopo di lucro a Vienna, Austria. È sostenuta dalla Cancelleria federale austriaca, dal Dipartimento della cultura della città di Vienna e dalla rappresentanza distrettuale del 4 ° distretto di Vienna.

Intervista

 

Glaring sounds: un momento di riflessione sul passato, nel presente 

Abbiamo intervistato Filippo Vogliazzo e Marta De Pascalis e tra campane di guerra, educazione al ricordo e suoni che celebrano la pace ci hanno raccontato di più sulla loro prossima performance. 

In Glaring Sounds siete riusciti ad unire concetti tra loro opposti: guerra e pace, cannoni e campane. Cosa vi ha portato a sviluppare questo connubio? 

F: Il progetto é stato concepito per investigare i meccanismi che mettono in connessione suono e memoria. Ci siamo interessati soprattutto alle campane di guerra che incarnano questa relazione in modo particolarmente drammatico. Soprattutto nel caso del Pummerin di Vienna, o nella Campana dei Caduti di Rovereto i cannoni di diversi eserciti - oggetti inevitabilmente macchiati dalla guerra - sono stati fusi in giganteschi strumenti musicali per celebrare la pace. Queste campane sono estremamente interessanti: col suono raccolgono gli ascoltatori in un momento di riflessione sul passato, nel presente. 

M: Stiamo lavorando sulla relazione mnemonica tra suono e oggetto, memoria personale e collettiva. La campana ci è sembrata un ottimo veicolo che, attraverso la sua trasformazione da oggetto di guerra a memoriale della guerra stessa, potesse fungere da collante tra questi temi. 

E infatti il tema del ricordo è ricorrente quando si parla di guerra, basta pensare alla nostra giornata della memoria. Eppure c’è ancora chi, proprio in Italia, disegna svastiche fuori dalle case di famiglie ebree. Quanto è importante insistere oggi nel ricordare ciò che è passato? 

F: Ricordare e imparare dal passato é assolutamente fondamentale per interpretare il presente e per immaginarsi il futuro. Il fatto che ci siano delle persone che tuttora propongono ideologie di odio dimostra come non ci sia abbastanza enfasi su una vera riflessione storica. 

M: Credo che il ruolo fondamentale per sviluppare un rapporto con il passato lo abbia l’educazione, il ricordo è solo una pratica per tenere in circolo un’informazione acquisita durante l’apprendimento. Fondamentale è esercitarla collettivamente, per fortificare il legame con la storia della società nella quale ci siamo evoluti ed in cui viviamo. 

 

In Glaring Sounds c’è un richiamo alla collettività vista come passo fondamentale per raggiungere la pace. Anche nel mondo, in particolare negli Stati Uniti, si sta assistendo alla collettività come mezzo per raggiungere pace e giustizia. La vostra performance potrebbe essere considerata un atto di attivismo? 

F: Quello a cui puntiamo con GS non è tanto uno stimolo a raggiungere la pace in un movimento collettivo, quanto più una riflessione che si divide in due piani: personale come momento di ascolto e collettivo come “luogo” di memoria.  Nello spazio tra queste due dimensioni aleggia lo spirito melodico di GS la cui dimensione politica si trova senza dubbio nella relazione tra individuo e memoria. Detto ciò seguiamo con grande interesse e partecipazione quello che sta succedendo negli Stati Uniti e sarebbe interessante poter progettare un monumento sonoro per questo momento storico di disobbedienza civile. 

M: Come accennato prima, è impossibile agire pensando di porsi al di fuori di un contesto storico e politico. Non mi spingerei a inquadrare GS come un atto di attivismo, ma può sicuramente fungere da trigger per innescare una riflessione sul rapporto tra la società e la propria storia attraverso la memoria. 

 

I suoni sono al centro della vostra performance e sono suoni potenti e carichi di emotività dato il modo in cui sono stati forgiati. Cosa vorreste far provare ai vostri spettatori? 

F: Con Glaring Sounds puntiamo a una dimensione sonora che coinvolga il pubblico sia individualmente che collettivamente. I suoni delle campane emergono tra melodie scomposte: mentre gli spettatori si trovano ad ascoltare il rintocco di un monumento storico, allo stesso tempo sono spinti a ricostruire una partitura incompleta che sembra emergere dal passato. Affiora una colonna sonora con il potere di unire una riflessione personale nel presente e così facendo evoca un momento collettivo di ricordo storico. 

M: Ogni spettatore sarà libero di raccogliere, dai nostri indizi sonori e visivi, ciò che riterrà più adatto per tessere il proprio immaginario individuale. Potrà poi trasdurre i nostri output in segnali per azionare il proprio moto mnemonico, ricostruendo così un passato del quale non si è necessariamente stati partecipi ma che ancora riverbera sul presente attraverso i luoghi della memoria. 

 

Il vostro è un progetto in progress che proseguirà al PINA, spazio messo a disposizione per gli artisti. Cosa accadrà lì e soprattutto cosa vi aspettate che succeda? 

F: Durante la residenza a PINA avremo l’occasione di lavorare sul Pummerin, la campana di Vienna forgiata con i cannoni dell’esercito ottomano dopo l’assedio alla cittá. PINA é uno spazio molto attivo che negli anni ha sviluppato una rete di artisti e ricercatori con i quali ci metterá in contatto per ampliare la nostra ricerca. Dal nostro periodo di residenza ci aspettiamo un confronto di tipo creativo con altri performers, musicisti e artisti visuali. Il materiale raccolto verrá poi incluso nella pubblicazione relativa al progetto che stiamo preparando. 

M: Vienna sarà un'ottimo territorio di ulteriore ricerca e raccolta di materiale prezioso per il progetto, ci aspettiamo di approfondire alcuni ambiti del lavoro e di scambiare energie con la città e la sua scena artistica e musicale. 

 

 Oltre ad una performance, avete in cantiere una pubblicazione. In cosa consisterà? 

F & M: La pubblicazione consisterá nel materiale di ricerca che abbiamo reperito sulle campane di guerra corredato dalle nostre note personali. Inoltre vorremmo invitare anche dei ricercatori e dei curatori a contribuire con testi su monumento e memoria e su suono e psicogeografia. 

 

Domanda finale.  Quando debutterà ufficialmente Glaring Sounds? 

F & M: A settembre 2020 saremo in residenza a Vienna per completare il progetto. Glaring Sounds verrá presentato al pubblico in diverse occasioni durante l’autunno. A causa della pandemia certi spazi hanno dovuto rivedere completamente il loro programma, ma dovremmo riuscire a presentare il progetto a Berlino presso l’ACUD, e anche a Milano e Lugano in spazi in via di conferma. 

 

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