o.m.

o.m.

“o.m.” è un’installazione audio la cui idea di base consiste nell’applicare trattamenti elettronici alla voce parlata al fine di proporre una possibile nuova via nel concepire la lettura e la fruizione della poesia lirica. Ogni visitatore è invitato a distendersi su un letto per seguire un ciclo di dieci poesie che si succedono su monitors flat-screen appesi al soffitto e collocati in modo tale da poter essere guardati in posizione supina. La lettura è semplicemente coordinata con lo screening delle liriche. La durata complessiva di ogni ciclo è di 10 minuti circa. Se, da un lato, i monitors sono defunzionalizzati dalla loro posizione inusuale, legata al contenuto dei testi, e dall’essere utilizzati banalmente come dei “libri digitali”, d’altro canto la voce dell’autore è trattata elettronicamente in modo radicale, in un susseguirsi di dialoghi tra personaggi immaginari e alter ego del poeta stesso. Il “dogma” consiste nel far provenire tutti i suoni presenti nel poemetto dalla voce dell’autore o dal rumore di fondo della registrazione, senza alcun tipo di inserzione esterna. Le potenzialità sonore del testo poetico debbono restare il cuore di “o.m.” La registrazione audio è stata effettuata con il software Digital Performer 4.5, sviluppato da MOTU, su piattaforma Macintosh. Per l’acquisizione di segnale è stato utilizzato un preamplificatore Td-1 della MillenniaMedia, connesso a un microfono a condensatore Shure. La conversione analogico-digitale è stata effettuata con una scheda Mbox della DigiDesign. I trattamenti elettronici e le sovrapposizioni di tracce vocali in post-produzione sono stati effettuati con i softwares AudioSculpt 2.04, sviluppato dall’IRCAM di Parigi, per la parte concernente l’analisi e il design sonoro, e Digital Performer 4.5 per effetti digitali e mixaggio. Per essere realizzata, “o.m.” ha bisogno del seguente materiale di base: 10 materassi, 10 monitors flat-screen, 10 frames per sostenere i monitors appesi mediante corde, 10 uncini per agganciare le corde al soffitto, 4 o più diffusori audio, un mixer, due computers, dieci porte video, e una stanza completamente buia. L’autore deve essere inoltre considerato egli stesso parte del materiale. La sua funzione consiste nel controllare il mixaggio e nel guardare i visitatori dalla sua postazione, quale unica presenza fisica corrispondente alla molteplicità delle voci udite. Gli screenings sono gli stessi per ogni monitor e il suono è diffuso al fine di essere ascoltato collettivamente; “o.m.” è dunque un’installazione concepita per essere visitata da un minimo di uno a un massimo di dieci persone in ogni ciclo. Le poesie sono composte e lette in italiano. In questo dvd i testi italiani sono presentati con una traduzione tedesca in calce, corrispondendo lo screening a ciò che gli spettatori presenti alla produzione berlinese vedevano una volta distesi. A differenza di altri tipi di poesia sonora, le parole debbono essere perfettamente intellegibili. “o.m.” è stata realizzata per la prima volta nella arthouse Tacheles di Berlino. Le poesie sono state registrate in gennaio 2005 e l’installazione è stata presentata dal 3 al 13 febbraio.