Alina Laselva

In concomitanza agli studi effettuati presso l'Accademia di Belle Arti di Bari, Alina ha sviluppato una poetica visiva basata su atmosfere sacrali e contemporaneamente irriverenti, cariche di momenti sospesi e audace autoironia. L'espediente è sempre lo stesso: l'autoritratto; non inteso in senso autocelebrativo, bensì volto a togliere alla propria persona l'identità "regolare" per conferire tratti di un universale archetipo del femminino, passando dalla mitologia alla religione, alla superstizione.
Le suggestioni sono classiche, bizantine, pompeiane, per poi irrompere in una inevitabile contemporaneità.
Le tecniche digitali di fotografia, fotoritocco e fotomontaggio si uniscono a proiezioni di realtà sognanti e mutevoli e ad installazioni in cui la scrittura è talvolta presente, come l'intervento pittorico.
Laureata con lode nel 2005 con una tesi in Antropologia Culturale intitolata "La discendenza della Grande Madre", ha continuato ad operare soprattutto nel sud Italia, ma ha anche esposto in collettive a Firenze, Roma, Mantova.
Attualmente vive e lavora a Padova, è insegnante di Disegno e Storia dell'Arte presso i Licei.