CLAUDIO Valentino
CLAUDIO VALENTINO NASCE AD AVELLINO NEL 1985.
FREQUENTA L’ISTITUTO D’ARTE DELLA CITTA’ NELLA SEZIONE DI CERAMICA E SUCCESSIVAMENTE L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI.
FIGLIO DEL DOPOTERREMOTO IN IRPINIA, COSTRUISCE DALLE MACERIE IL PROPRIO LINGUAGGIO ESPRESSIVO A E SI CONCENTRA SU UNA PITTURA INTROSPETTIVA, CARICA DI LEGAMI AI CONTENUTI E AI PERSONAGGI DELLA SUA TERRA.
E’ TESTIMONE DEL PROPRIO TEMPO E DELLA SUA GENERAZIONE, NE PERCEPISCE GLI AFFANNI E NE RAPPRESENTA GLI ASPETTI : NEL 2005 IL QUADRO “ SOSPESO, ASPETTANDO DOMANI” SEMPLIFICA PERFETTAMENTE L’IMMOBILISMO CHE COLPISCE E DISORIENTA L’UOMO CONTEMPORANEO.
I COLORI E LE COMPOSIZIONI MATERICHE NON SI PREOCCUPANO DI RISULTARE GRADEVOLI, ANZI SPESSO SONO SATURE E CLAUSTROFOBICHE, MA PARLANO CHIARO, GRIDANO, VANNO DRITTE AL SODO.
LA PASSIONE PER LA CERAMICA ACCOMPAGNA COSTANTEMENTE ANCHE LA RICERCA PITTORICA IN CUI NE INSERISCE ELEMENTI E NEL 2007 CONOSCE IL CERAMISTA IRPINO MARIO GUARINI.
NEL 2008 HA LA POSSIBILITA’ DI LAVORARE SU GRANDI DIMENSIONI PER ESPRIMERE L’ENORMITA’ DELL’ORRORE NAZISTA : REALIZZA LE SCENOGRAFIE E I COSTUMI PER LA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE DE “I CAMPI DI DORA” , ANDATO IN SCENA AL TEATRO AUGUSTEO DI SALERNO NEL GIORNO DELLA MEMORIA CON LA REGIA DI ANTONELLO DE ROSA.
NEL 2009 INIZIA IL CICLO “PITESTA”(DI CUI NON SI CONOSCE IL SIGNIFICATO, MA LA FAMIGLIA VALENTINO NE PORTA ANCORA IL “SOPRANNOME”.IN PASSATO IN TUTTO IL CENTRO SUD PER IDENTIFICARE IL CASATO DI APPARTENENZA SI USAVA INVENTARE UN NOMIGNOLO CHE ESALTASSE LE VIRTU’ O ACCENTUASSE DIFETTI,ORMAI CADUTO IN DISUSO) IN CUI SI RESPIRA UN’ATMOSFERA BUCOLICA E SPENSIERATA, LEGATA AI RICORDI DI INFANZIA.
PARTECIPA ALLA MOSTRA OMAGGIO DI RENATO BARISANI E AL PROGETTO “OPERA BOSCO-MUSEO DI ARTE NELLA NATURA” A CALCATA A CURA DI ANNE DEMIJTTENAERE E PIETRANTONIO ARMINIO.
NEL 2010 ALLA TATE MODERN DI LONDRA AMMIRA LE OPERE DI ANSELM KIEFER: SARA’ DETERMINANTE E DI GRANDE ISPIRAZIONE.
DALL’OTTOBRE 2011 COMPLETA GLI STUDI PER OTTO MESI A POZNAN, IN POLONIA, TERRA CHE LO ARRICCHISCE DI MAGGIORE RIGORE PROSPETTICO ED ESPONE PRESSO LA GALERIA POST OFFICE IL CICLO DI SEI LAVORI IN GUAINA IMPERMEABILIZZANTE DAL TITOLO “PAPA”.
LAVORA SUCCESSIVAMENTE AL CICLO “COLLEZIONE PRIVATA” E RESTA COLPITO DALLA VASTA RETE DI BINARI CHE SI INTRECCIANO NELLA CITTA’ . INSERISCE I BINARI NEI PROPRI QUADRI E FA RIFERIMENTO A KIEFER E AD AUSCHWITZ.
TORNATO IN IRPINIA VIENE A CONOSCENZA DELLA SOPPRESSIONE DELLE LINEE FERROVIARIE CHE COLLEGANO LA CITTA’ CON IL RESTO DELLA REGIONE : NASCE IL QUADRO “DE-GENERAZIONE IRPINA”.NEL 2012 CHIUDERA’ DEFINITIVAMENTE LA STAZIONE FERROVIARIA DI AVELLINO.
AD OGGI LAVORA TRA L'IRPINIA E LA BRIANZA E CONTINUA CON LA SPERIMENTAZIONE CERAMICA E LA RICERCA MATERICA.
