Claudio Caporaso

Arti Visive
Scrittura
Claudio
Caporaso
Città
La Spezia
Nazione di nascita
Italia
Provincia
La Spezia
Età
48
Profilo
    “Le opere variano nei temi e nelle dimensioni, da piccoli gioielli a grandi monumenti, la materia, sia essa creta, legno, marmo o bronzo, si plasmano e si modellano traboccando dell’entusiasmo col quale l’artista crea,trasformandolo nello spettatore che apprezza così non solo la bravura tecnica ma anche emotiva”. Raffaele De Salvatore – Direttore EuroArte  

Claudio Caporaso e il mito ancestrale della donna

Claudio Caporaso scultore raffinato ed interpreta a tutto tondo  i centrali soggetti che ruotano a 360 gradi attorno alla scultura compresi i monumenti commemorativi pubblici.

Claudio Caporaso ha inventato rendendolo visibile quel eterno femminino che concede alle sue molteplici figure femminili di vivere tutti i sentimenti umani che si concentrano dall' amore all' odio mostrando queste donne che esternano sempre l' eroico modo di vivere fra la sofferenza del vissuto e il distacco solenne delle antiche regine con le trasformazioni in seno del mito.

Fluide e tormentate al contempo, donne vere come si possono in ogni momento trovare, questo  è l' immaginario archetipale idealizzato da Claudio Caporaso. Sempre soggetti alteri ed umili rispecchianti a pieno la condizione umana che vivono. Un arte meravigliosa quella del Caporaso che crea da una mutevole scelta di materiali il suo compito artistico che è quello di tramandare il suo sentimento verso l' arte che opera fino a spingerlo a scaturire quell' innata sensazione di bello e tragico che ammanta tutta la sua produzione artistica.

                                                                                                               Michael Musone

 

La Poetica Scultorea di Claudio Caporaso

 

L’universo creativo dell’opera del Maestro d’Arte Claudio Caporaso è alimentata da un’energia tutta al femminile, Signora delle emozioni più elevate, karma dell’anima, archetipo delle origini e sviluppata in realizzazioni dai movimenti sinuosi, tratti da un’interiorità effettiva e vera.

Non esiste uno spazio-tempo in queste elaborazioni plastiche dense di vita, colme di una forza intensa sia che si tratti della creta, il legno, il marmo o il bronzo, in una spiritualità mai carnale, racconto eterno di quello che si deve dire e non è mai abbastanza: tutto prosegue nella produzione successiva, la seguente alla precedente, in un cerchio di pathos continuo, in un processo di dare e avere, la storia infinita…

Questo l’alimento delle esecuzioni di Claudio Caporaso,  virtuoso di una materia che diventa, così, liricamente immortale…

 

 

Giovambattista Bevacqua