Elefantiasi
Elefantiasi
Nella propria camera da letto, una ragazzina sta cercando di resistere alla voglia di manguare mangiare, tentando di ingannare i morsi della fame con acqua e caffè: vuole dimagrire, vuole che di se stessa non rimangano che le ossa. Questo perché un uomo, a cui viene affidata quando la madre è costretta a lavorare, trova la sua “carne invitante” (come lui stesso dice alla ragazzina) e la molesta.Il titolo, “Elefantiasi” (che prende spunto dalla malattia omonima caratterizzata dall'abnorme ispessimento della pelle degli arti inferiori che, progressivamente, mina la capacità di muoversi a chi ne affetto) ha una doppia valenza: in parallelo e in contrapposizione. Parallelamente, con il perpetuarsi della violenza, alla protagonista del monologo accade la medesima cosa: le molestie, la violenza dell'uomo agiscono sul suo cuore come la malattia a cui si ispira il titolo, inibendone la voglia di vivere.In contrapposizione, fisicamente alla ragazzina accade il contrario di quello che provoca la malattia: l'elefantiasi accresce i tessuti della carne, la scelta di non mangiare della protagonista la porta all'anoressia e al dimagrimento progressivo della carne.