A PIEDI NUDI SUL CEMENTO

A PIEDI NUDI SUL CEMENTO

regia e danza: Ashai Lombardo Arop

video: Roberto Mioli

Siamo nell'era dell’individuo elettronico, un organismo ormai più teso alla macchina che all'uomo e in una società confusionaria e ambigua in grado di schiacciare la capacità critica degli individui e deformare le relazioni sociali e interpersonali, senza però creare un legame comunitario. Tale macchinazione, sembra essere arrivata ben oltre il limite della sopportazione fisica, facendo scaturire un’urgenza inconscia: sfogo e libertà. I protagonisti della performance sono l'essere umano e la Terra che, come una madre, trova un espediente per dialogare con il figlio adolescente utilizzando i suoi linguaggi preferiti e parlandogli tramite il video. Sarà invece il corpo a riportarlo agli istinti primordiali, attraverso il recupero di danze perdute nella notte dei tempi e all'armonia con altri corpi in una folle danza, di unione, liberazione ed eterno ritorno. A piedi nudi sul cemento.