DAVIDE BARBERIS

La storia: Nati nel remoto 1995 d.C. la band si è finalmente cimentata in un organico ad alta gradazione alcoolica e a denominazione di origine controllata. I sei membri, orgogliosi di definirsi tali, fondono le proprie frustrazioni filosofiche e amorose in sonorità compatte e cremose, ottenibili solamente alle longitudini, latitudini e altitudini della loro fumosa ma accogliente saletta prove, sita in una amena località bagnata da fiumi di vino, sulle sponde di laghi di birra dove gli alberi sono di cioccolato (ma questo non ci interessa chè fa ingrassare). Un giorno, mentre i sei giovini suonavano felici e spensierati, la loro musica scivolò furtiva e soave nelle orecchie di alcuni giovani che, subito ipnotizzati dalle melodie intriganti e simpatiche, all'istante si misero a ballare in girandole di colori ed esplosioni di risa. Si dice, ma questo non è scientificamente provato, che anche i sordi, ciechi, storpi e zoppi, colpiti dalla musica schietta e sincera, videro la luce come i Blues Brothers e ballarono urtandosi tra loro lividi, ma contenti. Da quel momento la fama dei Magnifici e del loro caro Gibi si allargò a macchia d'olio, unta e fastidiosa, dando vita ad una serie ininterrotta di concerti: i sei eroi si esibirono tra le urla gioiose e gli sfrenati girotondi degli astanti nei più remoti angoli della loro epica terra, ovunque ci fosse allegria e voglia di divertirsi, in pub, piole, feste popolari e manifestazioni di vario genere. Una notte di luna piena mentre gli alberi di cioccolato davano i loro frutti e i fiumi erano in piena del loro prezioso nettare, Gibi e i suoi inseparabili Magnifici sentirono l'esigenza di portare gioia ed allegria anche al di fuori della loro terra. Raggiunsero, attraversando Alpi e Pirenei, la lontana Spagna, terra di indiscussa e caliente ospitalità, dove fecero tappa a Madrid e Talavera per contraccambiare l'entusiastica accoglienza e il vino tinto dalle capacità ristoratrici con un mini-tour carico di emozionanti incontri (se non ci credete controllate sul sito www.gibieimagnifici.net). I membri Per portare allegria più simpatia più amicizia più convenienza più latte più, non serve una moltitudine o un esercito, lo dimostra il magico complessino di Gibi e i Magnifici, che vanta la presenza di sei favolosi membri Pensate: uno in meno dei sette nani, buoni solo a lavorare in miniera, e appena uno in più dei Jackson Five che ormai litigano per avere i biglietti dei concerti del fratello figo. Eccoli in rapida rassegna: Gibi chitarra micidiale e cori perentori Ivan voce canticchiante e kazoo fischiettante Pind batteria fracassona e bacchette randellanti Red basso voluminoso e cori rimbombanti Davide chitarra difficilissima e saltelli accattivanti Maestro Tziru sassofono milletasti e polmoni sofferenti Troppo ska per essere bard rock e troppo heavy per essere folk