Donatella Lombardo

Donatella Lombardo (Erice, 1980) compie i suoi primi passi artistici nella terra di origine, la Sicilia, anche se la sua attività artistica è in parte legata al territorio bolognese, dove tutt’oggi vive e lavora. Si forma prima presso l’Accademia delle Belle Arti con una tesi dal titolo ‘Geografie dell’immagine. I percorsi del filo’ e successivamente presso la Facoltà di Lettere e Beni Culturali di Bologna con la tesi “La percezione visiva del colore nei dipinti e gli effetti dei nuovi media nel restauro virtuale”, premiata da Soroptimist come miglior tesi nel 2012. Partecipa e organizza varie mostre, fra le più recenti collaborazioni si cita quella con la Galleria Zero-uno di Barletta, in qualità di artista e quelle con la Chinesile Gallery di Londra e il MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna. In tale occasione svolge attività di curatela presentando il progetto Autoritratti I. Nuove Gen(d)erazioni, dove sperimenta la prima collaborazione con l’amica e collega Giorgia B. Soncin assieme a Uliana Zanetti, ideatrice dell’intero progetto Autoritratti. Iscrizioni del femminile nell'arte italiana contemporanea, con la quale l’artista ha collaborato. Il primo progetto è stato realizzato nell'ambito del programma di ART CITY Bologna 2013. La collettiva, Autoritratti I. Nuove Gen(d)erazioni, allestita presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna è stata dedicata a giovani artiste la cui formazione è avvenuta presso la stessa Accademia. Un occasione per sondare da un lato l’interesse che il tema dei genders studies suscita nelle nuove generazioni e dall’altro “per sperimentare le potenzialità di un autentico lavoro di gruppo, fondato sulla reciprocità degli sguardi” (da La Stampa.it).Per ciò che concerne la ricerca artistica, l’artista parte dall'arte tessile, linguaggio scelto per raccontare il proprio vissuto svelando quelle memorie intimamente connesse alle relazioni interpersonali con un viaggio che ha come punto di partenza l’infanzia. Da qui la recente collaborazione con l'Associazione Cuore di Pietra, dedicando l’opera ai bambini con l’ideazione del progetto Monumento ai Bambini, a cura di Giorgia B. Soncin. Un tributo al contempo a Maria Lai, artista da poco tempo scomparsa, la cui intera attività artistica è profondamente legata al territorio e ai suoi abitanti. Attualmente, l’opera è parte della collezione permanente presso il Museo di Arti e Mestieri Pietro Lazzarini di Pianoro (Bologna).Altro campo d’interesse è lo studio del colore in ambito artistico con un occhio di riguardo alle nuove tecnologie, terreno d’indagine affrontato dall'artista prima ancora nell'ambito del restauro dei dipinti.