elisa anfuso

Arti Visive
elisa
anfuso
Città
gravina di catania
Nazione di nascita
italia
Provincia
Catania
Età
43
Profilo

Elisa Anfuso, giovane ma già riconosciuta artista catanese, in questi suoi recenti lavori, rivela uno sguardo sospeso tra le maglie del moto continuo dellesistenza.

La danza narrativa, espressa anche con lo strumento del trittico, si esprime sottile e ambigua ora celandosi tra le pieghe dellesperienza passata, ora affermandosi con forza tra le pieghe di un vivere consapevole, mai prevedibile.

Si avverte, decisa, la ricerca concettuale che induce e conduce allulteriore riflessione sugli aspetti più profondi e le conflittualità dellevoluzione individuale e sociale. Il taglio spiccatamente fotografico delle inquadrature rafforza il senso cinematografico del racconto, ponendosi come forte strumento evocativo ed è gancio per lintroiezione simbiotica tra fruitore e artista, nel caos ordinato dellesperienza comune.

I protagonisti di questi fotogrammi appaiono frizzati in un fermo immagine di cui si fa fatica a contenere la forza dinamica e, infatti, non vi si riesce.

La stasi diventa lotta e la rivincita è meta. La fragilità è forza, la consapevolezza è perdono. 

Così mentre I passi allindietro non fanno rumore, Molly ha spiccato il volo con la forza e la dolcezza di chi sta imparando a proteggersi ma sa già proteggere con materno Riguardo.

È la metafora della vita che viene trafusa in queste opere, il manuale distruzioni dove capita di naufragare in maschera e da cui è sempre possibile riemergere con la forza di ali che sanno nuotare.

La ricerca concettuale, quindi, si sposa con la perizia tecnica in perfetta armonia, regalando al fruitore latmosfera ideale per un viaggio ermeneutico nel quale è possibile perdersi senza smarrire la rotta.

L' espressione cromatica, infatti, al tempo stesso eterea e marmorizzata accresce il senso di astrazione nei confronti del reale, restituendo un senso di spaesamento, a tratti surreale, che si veste di attesa, di pause silenziose e di riconquistati slanci. Si percepisce una carica emotiva elegante e dirompente.

Le pieghe dei tessuti si fondono morbide ai chiaroscuri tonali e gli sguardi, celati e rivelati, mantengono viva la tensione. Luso attento degli scorci, suggerisce il non visto e sposta lattenzione su ciò che accade al di fuori del dipinto, in un vortice ammaliante di input immaginifici e di suggestioni favolistiche.

Peccato solo che quei graffi che l'artista usa fare sulla tela, rovinino quei capelli che sembrano veri e quelle mani che, davvero, sembrano una fotografia. Peccato che è tutto perfetto ma Oddio! Cè una donna nella vasca da bagno; vestita! però, certo, il vestito sembra vero. Peccato che, a volte, da alcuni graffi, capiti che esca del sangue, ricordandoci di essere ancora vivi. E se poi stare vestiti dentro una vasca da bagno, fosse preferibile a camuffarsi nel ballo in maschera della normale quotidianità?

Bene quindi, si dia inizio alle danze! Perché in queste opere cè la possibilità di ballare, rapiti da una musica onesta e convenzionale quanto basta, per non esserlo.

 

di Egidio Liggera