etienne zerah

Tutto nacque da una foto di Robert Mapplethorpe, che fece scoppiare la scintilla nella mente, in seguito David la Chapelle, Pierre et Gilles e Steven Meisel, tra i più importanti, alimentarono l'input per gettarsi nella fotografia; non la classica fotografia, ma tutta una serie di sperimentazioni principalmente digitali, concentrate sul taglio, i colori, i soggetti e il significato, senza tralasciare l’estetica come primo obiettivo. Frequenti sono gli autoscatti dove, mettendo in risalto e in discussione se stesso, sublima la propria identità, trasformandosi in eclettici personaggi. L'unico fine comune, perno di tutta la produzione artistica, è la ricerca dell'equilibrio, quale unico rivelatore di bellezza oggettiva. Agendo digitalmente in maniera pittorica, i propri lavori hanno per l'artista la valenza di dipinti, per questo motivo la collezione è originale e costituita da pezzi unici senza tirature.