gilda mautone

Scrittura
Arti Visive
gilda
mautone
Città
milano
Website
Provincia
Milano
Età
51
Profilo
gildaaa@tiscali.it www.gildamautone.com Il corpo in costruzione si ridefinisce.
La capacità di potersi trasformare in altro, non più solo un'identità ma la possibilità di poter mutare non solo fisicamente ed esteticamente, ma anche di mutare la propria sessualità che non ha più un'identità precisa benchè lo scopo dell'individuo che attua queste scelte sia quello di trovarne una, quella definitiva.
Una fisicità che esce dagli stereotipi creati dalla società, come l'artista francese Orlan, che attua su di sè delle vere e proprie mutazioni con protuberanze, innesti sulle tempie e deformazioni del volto, come bocche applicate sulla fronte, e crudi interventi ripresi da telecamere ed un pubblico presente ad assistere alla performance.
Nella società attuale il nostro corpo è soggetto ad una trasformazione mediante protesi che ridefiniscono la corporeità (es. gli interventi al seno o alle labbra), dando maggiore espressione ai movimenti, sicurezza di sè ed una nuova costruzione dell'identità, quella vera, da sempre cercata.
Questa mutazione rende senza accorgersene alienanti, essa seduce e al tempo stesso allontana perchè difficile da attuare. Tale mutazione si estende a tematiche sociali delicate: anoressia, bulimia, disturbi mentali e fisici legati da processi culturali che vanno di pari passo con la continua pressione mass mediatica di moda e pubblicità, e che si riflettono su personalità fragili e facilmente scalfibili.
Il corpo è il luogo dove sfociano le tensioni sociali, è un campo di battaglia che muta a seconda delle richieste del mercato, e che si adegua suo malgrado, ai mutamenti che lo assoggettano. E' attraverso i mezzi che permettono all'individuo di modificare le proprie origini che egli reinventa s e stesso invece di vivere con ciò che la natura gli ha dato.
L'artificialità è la dimensione di adattamento dell'uomo che al suo interno si adatta, cresce, e si sviluppa creando una nuova società, quella postumana.
Ma la mutazione di colui che cerca disperatamente una propria collocazione interiore avviene anche per mezzo di pratiche arcaiche adoperate da questi nuovi guerrieri metropolitani, che tracciano sul loro corpo sergni indelebili di un cambiamento radicale.
Tatuaggi, piercing, ma anche scarnificazioni, dall'inglese scar, ferita, cicatrice; è il simbolo di una battaglia quotidiana che lascia un ricordo vivo sulla pelle. E' un segno di rifiuto del proprio corpo proposto dai modelli culturali, di distinzione.
Alla bellezza patinata si sostituisce la ferita provocata dalla lama del bisturi.
Il dolore è usato per uscire dalla quotidianità.
in alcune tribù gli uomini si sottopongono alla danza del sole, ossia la sospensione. Essi vengono trafitti da uncini conficcati nel petto o dietro la schiena, lasciati sospesi, e dopo alcuni giorni in balia delle allucinazioni.
L'acciaio trapassa il corpo vissuto come un terreno da esplorare e cambiare a proprio piacimento.
Il branding che traccia una cicatrice indelebile sulla pelle, applicando barrette di metallo incandescente; il marchio distrugge e rimodella le forme.
Gli impianti, corpi estranei impiantati all'interno di ferite che tracciano la nascita di un corpo sempre più postumano.
Nei miei lavori rivivono individui alla ricerca di se stessi attraverso pratiche alle volte arcaiche ed etreme. Moderni guerrieri che tentano la loro ascesa individuale attraverso l'estetica corporale. Anche se il più delle volte il loro tentativo fallimentare si riduce ad una caricatura di loro stessi. Nella società attuale la sola possibilità che abbiamo è quella di fare parte di una massa che rinnega l'individualità a vantaggio di una globalizzazione non solo puramente fisica ma di fatto di pensiero