Giovanni D'Aloia

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Pop/rock/black/world Music
Cinema
Teatro
Giovanni
D'Aloia
Città
Bari
Nome del gruppo
Kinotek
Nazione di nascita
Italia
Provincia
Bari
Età
50
Profilo
Giovanni D'Aloia (Bari 1975), filmmaker indipendente e vj, é laureato in Scienze della Comunicazione all’ Università “La Sapienza” di Roma con una tesi dal titolo ”Il terzo Orecchio. Sincresi e sinestesìa nelle strategie del videoclip”. Nato con la passione per i linguaggi visivi, esplora lo scenario formativo para-universitario, fatto di laboratori, gruppi di ricerca, centri sociali, e, in questo ambiente eterogeneo e multidisciplinare, ricco di stimoli e di diverse entità culturali, si cimenta nella autonoma realizzazione di prodotti audiovisivi. In questo ambito, nel 1998, nasce il primo esperimento: "L'uomo schizoide del XXI° secolo". Un videoclip ispirato al celebre brano del gruppo King Crimson, che viene selezionato e proiettato al XI° Fano Film Festival, al Off Film Festival del C.S.O.A. Forte Prenestino, e alla manifestazione culturale Enzimi, sempre a Roma. In questi anni formativi, partecipa, inoltre, ai corsi di recitazione dell'Ateneo, diretti da M.Ricci, finalizzati alla messa in scena di "Finale di Partita", di S. Beckett, e "Ubu Re", di A. Jarry. Partecipa anche al workshop per la realizzazione del documentario "La meglio gioventù", ispirato al disagio giovanile e alla figura di Pasolini documentarista, sempre diretto da M. Ricci. Nel corso del 2000, scoperte le possibilità espressive del montaggio digitale, realizza il documentario musicale "Dam' a tutt'. Reggae e anarchia nel profondo Sud", dedicato alle performance della storica reggae band pugliese dei Suoni Mudù. Nello stesso anno, lavorando presso il laboratorio universitario C.U.T. lavora alla creazione e alla preparazione della docufiction "Suoni e Visioni ", ispirato alla figura del padre della Pop Art, Andy Warhol (poi non realizzata). Nel 2001, in qualità di operatore, partecipa al backstage del film collettivo sul vertice dei G8, a Genova, "Un altro mondo è possibile", coordinato dal regista Maselli e prodotto dalla Luna Rossa cinematografica. Il 2001 è anche l'anno della svolta definitiva verso il VJing. Dopo le prime esperienze (Black Planet, Superfly) con il nome di Synth&Mesch assieme a Mattia Casalegno, partecipa alla performance multimediale "Corpo Forato", organizzata dalla cattedra di Antropologia Culturale del prof. M.Canevacci. Da questa esperienza nasce Kinotek, vj advanced project, progetto di vjing e live media che diventa vj resident per Music Technology, serata di punta della scena elettronica capitolina. Da allora ad oggi numerosi sono i dj e musicisti con i quali condivide il palco tra i quali solo per citarne alcuni : I.F., M.Passarani, C.Coccoluto, Lory D, D'Arcangelo, Lai&Petitti, M.Martusciello, J.Liedell, Jolly Music, Signal Electrique, Akufen, Pole, Mad Professor, Crystal Distorsion, Dj Hell, Danny Krivit, Dj Cash Money, Alex Neri, Kenny Carpenter) cosi come le partecipazioni a festival ed eventi legati alla musica e all'arte elettronica: tra gli altri I° Contact Europe Vj Festival (Milano), Arezzowave-Lovezone in qualità di vincitori del vj contest (Arezzo), P.E.A.M. (Pescara), Dissonanze-dis.lab (Roma), Club to Club (Torino), III° Contact Europe Vj Festival (Berlin), Italian Live Media 04 a Enzimi (Roma), III°Homework Festival (Bologna), 2ManyVjs (Pisa), Live Performers Meeting I e II (Roma), UltrabeatOut Festival (Roma). Nel 2002, collabora con l'artista P. Monti e con L. Rossi (Metatron Zone - iMontirossi), eseguendo il montaggio di "Dune Sandpile", un video che esplora il mondo del non visibile, concept alla base di un progetto per un Polo Intermuseale. Il video viene proiettato all'interno del convegno ”Gregory Bateson (1904-1980), I cent'anni di un pensiero vivente”, promosso dal Circolo Bateson e dal Cidi di Roma e in vari seminari promossi all'interno delle facoltà di Architettura e Ingegneria di Roma. Da questo incontro fortunato nasce una amicizia con l'artista visivo Paolo Monti per il quale, in seguito, cura il montaggio delle videoinstallazioni e il live set con Kinotek per un progetto a cura e con musiche di Maurizio Martusciello per l'inaugurazione da parte del sindaco di Roma della Piazza Piccolo Mondo (Eur). Nel 2003 con Kinotek è vj resident al Supper Club curando i visuals e la regia video delle performance eseguite. Nel 2004 all'interno del Master in Scrittura Audiovisiva svolge attività di redazione e figurante parlante nella trasmissione televisiva ”Al Top - Le rivincite ” in onda su Sat2000. Per conto di Amis cura le lezioni del laboratorio video e collabora come operatore di ripresa e montaggio all'interno del progetto “ Il cielo diviso ” sul muro al confine israeliano-palestinese, promosso dalla Provincia di Roma. Dello stesso anno sono i montaggi dello showreel di Orchestra Mediterranea-Andrea Alberti e di Dj Tuppy B e la regia del videoclip ”L'elenco delle cose ” di Toni Bungaro, con Mandala Tayde, prodotto per Art Disk Project da Giancarlo Di Furia e Art Disk Project. Nel 2005 svolge attività di freelance collaborando con società come la Panorama films, in qualità di assistente di produzione del numero zero di “Burnt toast” e con Video3 in quallità di aiuto operatore e banco mixer della regia esterna per le dirette della trasmissione “Diario” di canale 5. Collabora con il Supperclub in qualità di light-jay e veejay per gli eventi speciali e le presentazioni di marchi internazionali. Da Ottobre 2006 con Kinotek è Vj resident al Goa, locale storico e di punta della scena capitolina, per il quale cura i visuals e la regia video degli eventi con dj e musicisti di fama internazionale. Sempre del 2006 è la nomina a docente del corso di LIVE MEDIA E VJING all’interno del Dipartimento di Cibernetica della Facoltà di Storia, Scienze e Gestione delle Arti e dei Beni Culturali della LUMUCI (Libera Universitas Multidisciplinare Umanitaria per la Cultura Internazionale). Collabora assiduamente con il Circolo Bateson e con Paola Musarra in occasioni come il “Pomeriggio techno(logico)”. Per conto di Duende Cinema e Oz Film, cura il video backstage del corto in pellicola “H5N1” del regista Roberto De Feo.