giulio xhaet

Arti Visive
Pop/rock/black/world Music
Video & Sound Art
Teatro
Altro
giulio
xhaet
Città
Biella
Nome del gruppo
ubik
Nazione di nascita
Italia
Provincia
Biella
Età
44
Profilo
Ubik: un progetto musicale che partito nel 1999 sotto il nome “Panta Rei”, si è sviluppato fino al raggiungimento di significativi obiettivi e riconoscimenti. Insieme alle prime covers di Alternative e Hard Rock sono subito arrivate delle idee per brani originali in lingua inglese, partorite dalla creatività del cantante/chitarrista Giulio Xhaët unita allo stile ritmico del batterista Fabio Zorio. Con l’entrata in scena del nuovo chitarrista Rodolfo Sogno giungono le opportunità per alcune esperienze live a un buon livello. Nel settembre del 2001, con l’arrivo di Beppe Amato, bassista e tastierista, la line-up, ribattezzata definitivamente Ubik (da un romanzo di Philip K. Dick), guadagna coesione e diventa finalmente stabile. Nel 2002 la produzione del primo singolo, Willow, presso le “Officine Meccaniche” di Mauro Pagani (tastierista della “PFM”), e l’arrivo come finalisti al “That’s life! Festival”, portano il gruppo a una svolta di stile. Si decide di cantare in Italiano: scelta felice che consente di unire l’impronta hard-pop ormai caratteristica del sound della band a testi introspettivi che non si accontentano di frasi semplici e consuete. Tutto ciò viene messo in risalto con la produzione del primo album, Ombre Lucide: una raccolta di 11 brani originali che rivolge l’attenzione soprattutto al mondo dei malati di mente, alle “terre in lucidombra”. 2005: nuove idee, nuove canzoni, nuova veste grafica, e un nuovo ep in uscita da luglio: Egomaniaco. In esso quattro brani, che riflettono l’approdo a uno stile musicale più coeso e maturo, a cavallo tra il rock moderno italiano (Marlene Kuntz, Negramaro) e quello di matrice anglosassone (Placebo, Muse). Dai testi delle nuove canzoni sono stati tratti brevi racconti introduttivi, che recitati da attori semiprofessionisti giungono a modellare i nuovi spettacoli degli Ubik: non più semplici concerti, ma miscele esplosive seppur introspettive di musica e recitazione. Le nuove esperienze live vengono ora sostenute da sperimentazioni scenografiche & video set, non fini a loro stessi, ma aventi il compito di ricreare un ambiente espressivo adatto allo spirito dei nuovi brani: un ricettacolo di fiabe postmoderne e surreali, a volte lievi e delicate, spesso decadenti e disturbanti. Ed Egomaniaco è solo la punta di un iceberg: il nuovo, ambizioso progetto riguarda una commistione letterario-musicale: le canzoni degli Ubik entreranno a far parte di un romanzo. La storia di un ragazzo perseguitato da strani sogni, che lo condurranno sulle tracce di Alice nel Paese Delle Meraviglie. Staremo a vedere…