Sara Stolfi

La luna al guinzaglio è un collettivo di artisti attivo dal 2003 sul panorama nazionale che considera l’arte un'operazine per dare senso alla realtà e offrire una chiave di lettura accessibile a tutti, in equilibrio con l’ambiente e la libertà del nonsense. La ricerca parte sempre dal confronto con le persone, soggetti delle installazioni interattive capaci di attivare punti di vista inediti sulla realtà. Le opere sono assemblaggi di materiale scartato, di oggetti quotidiani che innescano workshop, focus group, eventi e performance, pretesti per costruire un’alternativa al sistema consumistico che rimetta al centro le relazioni. I progetti d’arte partecipata riabilitano l’objet trouvè dall’autoreferenzialità, ponendolo come condensatore di emozioni e ricordi, capace di attivare esperienze dove l’immaginazione diventa una strategia vincente per riscoprire la meraviglia del quotidiano. Il Salone dei Rifiutati è l’officina creativa autogestita dal collettivo, che accoglie e promuove le sinergie fra aziende, creativi, operatori pubblici e privati, bambini e categorie svantaggiate che vogliono agire da protagonisti nella comunità attraverso l’arte e la sostenibilità. Lo spazio è anche un Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità, per convogliare le energie di ciricuiti commerciali e produttivi in una logica di rispetto insieme allle persone, alle scuole, ai musei, grazie alle collaborazioni attivate con musei, festival e istituzioni a livello nazionale.
Fra i progetti più importanti ricordiamo le 10 installazioni interattive della serie Le Patamacchine, vere e proprie macchine assemblate con RAEE e altro materiale di recupero, ispirate alla Patafisica di Jarry e alle Macchine Inutili di Tinguely, di cui "il Giarisci-Pensiero" è stata selezionata fra i 110 finalisti su 7.800 operre dal mondo per la finale del Premio Arte Laguna a Venezia nel 2012. La rirpoduzione di questa Patamacchina è stata acquistata dal museo di Palazzo Verde a Genova. Segnaliamo inoltre altre installazioni interattive come IN FINITI, assemblaggi caleidoscopici da fruire partecipando al workshop di detournement Abitareattraversaresentire e altre opere-operazioni che come quest'ultima hanno costituito una tappa della mappatura artistica del Festival Città delle 100 Scale di Potenza.
Fra le collaborazioni segnaliamo i progetti con Matilde Domestico, Manolo Benvenuti, lo Iac-Centro Arti Integrate di Matera, i Mutoid, Dario Carmentano, Claudio Tosi del CEMEA del Mezzogiorno, le compagnie teatrali Gommalacca e L'Albero, l'Auditorium di roma, l'Arsenale di Venezia, il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure e molti altri che potrete trovare sul nostro sito e sulla pagina facebook.