Marco Altavilla

ATTIVITA’ ARTISTICHE
2015: Come quando fuori piove, collettiva tenutasi allo Spazio Mouv di Torino, dal 30 Settembre al 10 Ottobre
2015: Punti di rottura, personale tenutasi alla Satura Art Gallery di Genova, dal 17 al 28 Gennaio
2014: Genova Contemporanea, collettiva tenutasi alla Satura Art Gallery di Genova, pubblicazione in catalogo
2014: Immagine e luce, collettiva tenutasi alla Galleria Merlino di Firenze, cura di Marina Volpi
2014: The Upcoming Art, da un’idea di Alessandro Marena, collettiva di 17 allievi neo-diplomati dell’Accademia Albertina di Torino, evento curato da Monica Trigona, tenutasi alla Biblioteca Nazionale di Torino
2014: Paratissima 10, evento tenutosi a Torino esposizioni
2014: Action, dall’astrattismo all’informale, mostra collettiva tenutasi nella Galleria Art Expertse di Firenze,evento a cura di Marina Volpi e Marta Fossati
2014: Segnalazione dell’opera “Dissipa tu” da parte della giuria del Premio Celeste
2013: Pix/Paratissima, mostra collettiva con il gruppo “Forme sussurrate”, al Moi di Torino
2013: Future collettiva Arte Contemporanea, mostra collettiva tenutasi nella galleria dell’associazione En Plein Air, a Pinerolo, curata da Elena Privitera e Marco Filippa. Allievi segnalati dai professori Edoardo di Mauro e Laura Valle dell’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino
2012: insieme ad altri 6 artisti dell’Accademia Albertina, abbiamo dato vita al progetto Deviazioni.Abbiamo curato e organizzato tre eventi espositivi: il primo nell’ambito della manifestazione Paratissima, il secondo nel mio studio, il terzo nella casa di due di noi. La missione del nostro collettivo era quella di svelare le intrinseche potenzialità di luoghi e situazioni non istituzionali, avvicinando progressivamente il pubblico agli spazi in cui aveva luogo il nostro fare Arte. Sulla nostra pagina face book [deviazioni] esiste un’ampia documentazione dei tre eventi.
2012: Detenzioni, mostra collettiva curata dall’associazione culturale “Interno 4”, tenutasi a Palazzo Barolo a Torino
2011: Maestri e giovani artisti dell’Accademia Albertina di Torino, collettiva tenutasi all’Università di Marmara di Istanbul, evento parallelo ufficiale della dodicesima Biennale di Istanbul, curatore Salvo Bitonti, pubblicazione in catalogo
2011: Paratissima, mostra collettiva di una selezione di allievi dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, curata dal Prof. Claudio Pieroni, presso Teatro Colosseo di Torino
2007: Pittura a Teatro, personale alla Cavallerizza Reale di Torino
Comunicato stampa della mostra personale "Punti di rottura"
È il gesto fluido e veloce la cifra stilistica dell’ultima produzione di Marco Altavilla. La ricerca dell’espressività nel segno come sintesi del procedimento creativo in cui confluiscono razionalità, inconscio e istinto. Le tonalità naturali delle terre, l’alternarsi di bianchi e neri predominano in opere nelle quali si avverte un’inclinazione introspettiva. La dialettica ricorrente tra i due non colori è la conseguenza della riduzione all'essenziale, del riferimento agli opposti che si richiamano e si avvicendano continuamente. Una pittura gestuale che rompe i ritmi compositivi e che, attraverso la stesura del colore, rivela la velocità esecutiva. Un’urgenza espressiva che si articola in linee e forme con qualità quasi grafiche. Le superfici suggeriscono nel loro scomporsi, più che ordinarsi, un effetto di spazio mutevole e discontinuo, percorso da tensioni sotterranee. I riferimenti figurativi ancora riconoscibili tendono a scomparire o a ridursi al minimo mentre diventano predominanti i nuclei di aggregazioni cromatiche e contrappunti tonali.
I valori della pittura di Altavilla sono quelli informali: ogni struttura precostituita e la riproduzione analitica della realtà sono abolite in favore di un’astrazione che raffiguri l’essenza del dato oggettivo mediato dall’interpretazione soggettiva dell’individuo. Dinamiche articolazioni spaziali, in cui si dispongono elementi coloristici significanti e linee forti che sembrano proiettarsi oltre i limiti della tela, rompendo gli equilibri formali tradizionali. Una sintesi marcata giocata sul dualismo tra la stratificazione del colore e delle forme e poi l’opposto, la sottrazione e la cancellazione di queste ultime, in un processo in grado di infondere nella materia il sentimento dell’esistenza, più che una sua riproduzione descrittiva. (Testo critico di Flavia Motolese)