Lorenzo Maragoni

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Teatro
Lorenzo
Maragoni
Città
Padova
Nazione di nascita
Italia
Provincia
Padova
Età
40
Profilo

 

Lorenzo Maragoni è nato a Terni nel 1984. È il regista della compagnia indipendente Amor Vacui, fondata nel 2010, per la quale ha diretto Elena (2010), Vite parallele (2010), Studi sulla città di K. (2011, finalista al Premio Giovani Realtà del Teatro), This is the only level (2012, vincitore della terza edizione del Premio Off del Teatro Stabile del Veneto diretto da Alessandro Gassmann), Domani mi alzo presto (2016, menzione speciale al Premio Giovani Realtà del Teatro), Universerie (serie teatrale in 4 episodi coprodotta dal Teatro Stabile del Veneto, 2016) e piscina (niente acqua) del drammaturgo inglese Mark Ravenhill (coprodotta da OperaEstate Festival, 2016). Per il Teatro Stabile del Veneto ha diretto lo spettacolo Sior Tita paron (2013) e la mise en espace Il solito ignoto (2015), oltre ad aver lavorato come assistente alla regia di Damiano Michieletto per Il ventaglio (2011), di Giorgio Sangati per Sfida a colpi di teatro (2012), di Natalino Balasso per La cativìssima (2015) e del direttore della Biennale Teatro Alex Rigola per Giulio Cesare (2016). Per la compagnia Teatro Boxer di Andrea Pennacchi ha diretto lo spettacolo in lingua inglese The merry Wives of Windsor (2016). Nel suo percorso di formazione, oltre al diploma di attore conseguito nel 2010 presso la Civica Accademia del Teatro Stabile del Veneto diretta da Alberto Terrani, esperienze con Eimuntas Nekrosius e con Emma Dante al Teatro Olimpico di Vicenza; con Thomas Ostermeier, Mark Ravenhill, Pascal Rambert, Simon Stephens e Eva-Maria Voigtländer alla Biennale Teatro College; con Cesar Brie, Giuliana Musso, e la compagnia Deflorian/Tagliarini. È interessato a un teatro sia classico che di ricerca, in particolare su temi di indagine sociale legati anche alla generazione dei giovani adulti (il precariato, la vita universitaria, la procrastinazione), alla rilettura di argomenti classici (testi Shakespeariani, testi della tradizione veneta, testi legati ad eventi storici come la prima guerra mondiale). È particolarmente interessato al lavoro con gruppi di attori, all’interazione con la cittadinanza e alla costruzione di drammaturgie che partano dalla vita reale e da argomenti di cronaca quotidiana (come nel progetto Universerie che ha coinvolto 22 studenti dell’Università di Padova), ai meccanismi del comico e della commedia.