Matteo Zanetti

Pianista, Compositore, Direttore d'orchestra e di coro
Si è diplomato in Pianoforte con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza; presso lo stesso Istituto e il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, si è brillantemente diplomato anche in Composizione, Musica corale e Direzione di coro, Didattica pianistica e, all’Accademia Filarmonica di Bologna, in Direzione d’Opera lirica. Nell'anno del diploma di pianoforte esegue il Concerto in re minore KV 466 per pianoforte e orchestra di W. A. Mozart con l'Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Vicenza con la direzione di Claudio Martignon. Ha perfezionato la sua formazione pianistica ad Imola con Franco Scala ed ha seguito, come allievo effettivo, master classes con Bruno Canino, Riccardo Risaliti, Giovanni Valentini, Leonid Margarius e, per la musica da camera, con Cristiano Rossi e Stefania Redaelli. Ha vinto concorsi pianistici nazionali e internazionali, fra i quali: “Città di Schio”; “J. S. Bach” di Sestri Levante; “Città di Pesaro”; “Giulio Viozzi” di Trieste; “European Music Competition” di Moncalieri; “Vittoria Caffa Righetti” di Cortemilia. Svolge attività concertistica come solista e in formazioni da camera in Italia e all’estero, suonando per importanti associazioni e in prestigiose stagioni musicali, fra le quali: a Venezia nella rassegna dei “Pomeriggi musicali a Palazzo Albrizzi”; a Milano per l’Associazione Musicale “Dino Ciani” e al Circolo Culturale “A. Volta”; a Palermo per l’“Associazione Siciliana Amici della Musica”; a Trieste nella Sala Beethoven per l’Associazione Musicale “Serenade Ensemble”; a Bologna nel “S. Giacomo Festival”; a Catanzaro per gli “Amici della Musica”; per le “Comunità degli Italiani” di Izola (Slovenia) e Pola (Croazia); al Castello di Klessen (Germania) nell’ambito degli “Havelländische Musikfestspiele”. Per l’etichetta Rainbow Classics ha inciso l’integrale per pianoforte a quattro mani delle trascrizioni (da G. de Machaut a J. S. Bach) di G. Kurtág e delle opere originali di G. Ligeti. Si è perfezionato nella direzione d’orchestra con Julius Kalmar e, in Russia, presso l’Accademia “Pietro il Grande” di S. Pietroburgo, dove ha studiato con i maestri Alexander Polianichko ed Ennio Nicotra. Ha tenuto concerti in Italia e all’estero dirigendo anche proprie composizioni con importanti formazioni, fra le quali: l’Orchestra di Stato dell’Ermitage (Russia), l’Orchestra Filarmonia Veneta, Serenade Ensemble, Alpe Adria Consort. Per l’editore Armelin di Padova, ha pubblicato: Canto notturno per flauto solo; il responsorio per coro a cappella Ego dixi; Symphonietta per orchestra d’archi e il saggio Le strategie di studio dei grandi pianisti attraverso i documenti e le testimonianze. Le sue composizioni sono eseguite in importanti stagioni concertistiche italiane, fra le quali: "Pomeriggio tra le muse", con sede nella prestigiosa cornice delle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, e le "Abendmusiken" di Verona. Nel gennaio 2017 ha vinto il 2° premio (unico italiano premiato) al Concorso Internazionale di Composizione “Carl von Ossietzky” di Oldenburg (Germania) con la composizione Fonografie per quartetto di chitarre; nel 2016 lo stesso concorso aveva premiato con prima esecuzione assoluta la sua composizione A Little Girl Lost per soprano, oboe e pianoforte su testo di William Blake. Ha conseguito con il massimo dei voti la Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Verona con una tesi di Storia della Musica sul compositore veronese Angelo Bottagisio (1842-1925), per la quale è stato premiato con medaglia al concorso “Premio Città di Verona”. Ha collaborato, in qualità di storico della musica, con l'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona alla stesura del Dizionario Biografico dei Veronesi ed è fra gli autori del primo numero dei “Quaderni di Musicologia” pubblicato dall’Ateneo veronese. A Verona è stato docente di esercitazioni corali presso il Liceo Musicale “C. Montanari” ed è titolare della cattedra di pianoforte presso la Scuola Media Statale ad Indirizzo Musicale “E. Meneghetti”.
"Avendo ascoltato il pianista Matteo Zanetti, ne ho apprezzato la sicurezza tecnica, il rispetto alla lettera e al senso del testo, il rigore dell’impianto formale, le belle sonorità". (Bruno Canino)
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