Cometa Circus

cometa circus
Circo

Cometa Circus

Destinazione

Lima - Peru

Periodo
-
Tornato
Il progetto (e info su ente)

PROGETTO

La compagnia, come continuità e sviluppo di quanto realizzato negli anni passati, è stata invitata in Perú a partecipare a due importanti iniziative culturali che hanno segnato la ripartenza delle manifestazioni artistiche nel paese. La prima è A toda costa un festival dedicato alle arti sceniche e alla coscienza ambientale; la seconda è uno spettacolo che, dopo due anni, riporta in scena tanti artisti circensi, organizzato da La red peruana de artistas de circo in collaborazione con la Cupula de las artes.

ENTE OSPITANTE

A Toda Costa è un'associazione culturale che produce, gestisce e organizza progetti artistici. Per la riattivazione, l'educazione e il rafforzamento delle arti dello spettacolo. Proposte di indirizzo rivolte a tutti i pubblici.

Intervista

COME AVERE I SUPERPOTERI 

Intervista a Cometa Circus

 

Come nasce Cometa Circus?

CRISTIAN: Io e Claudia ci siamo conosciuti in Perù 7 anni fa, perché entrambi abbiamo lavorato  per due stagioni - nel 2015 e 2016 - con una compagnia di circo peruviana, la Tarumba.  Nel 2018 abbiamo voluto dar vita a un nostro proprio progetto, scegliendo il nome di “Cometa Circus”. Ci definiamo una compagnia indipendente e multiculturale di investigazione, interpretazione e divulgazione dell’arte circense, grazie alla quale possiamo dare spazio alle nostre motivazioni artistiche e ai nostri gusti personali e comunicare dei messaggi attraverso il linguaggio circense. Oltre alla nostra compagnia portiamo anche avanti progetti paralleli a questo, collaborando con altre realtà artistiche e sociali.

 

Durante questo viaggio in Perù avete partecipato a due progetti. Cosa ci volete raccontare del primo, A Toda Costa?

CLAUDIA: Come spiegava Cristian, noi siamo una compagnia di circo-teatro. A fine novembre 2022 abbiamo partecipato a “A Toda Costa”, un festival internazionale che si è svolto nella sua prima edizione a Lima, in Perù. Quest’evento ha coinvolto compagnie provenienti da tutto il mondo: dal Brasile, dal Messico, dal Chile, dal Paraguay e anche dall’Europa. È una rassegna di più giorni dedicata all’ arte scenica - che comprende circo, teatro e danza. Qui abbiamo partecipato con il nostro spettacolo “Cometa”, riportandolo in scena dopo un lungo periodo di pausa dovuto alla pandemia. È stato molto emozionante ricevere l’invito a partecipare a questo festival, e ripartire proprio dal Perù dopo due anni di sosta forzata.

 

Durante il vostro viaggio, avete partecipato anche a un altro evento importante, giusto?

CRISTIAN: Sì, esatto. Oltre ad aver presentato insieme il nostro spettacolo nel festival “A Toda Costa”, abbiamo partecipato con i nostri numeri circensi individuali a un altro evento culturale tenutosi a Lima il 28 novembre ‘22: la “Primera varietè de circo” organizzata da “La red peruana de artistas de circo”, il primo evento in presenza organizzato  da un nuovo collettivo artistico nato durante la pandemia per rappresentare il movimento di circo contemporaneo in Perù e gli artisti che ne fanno parte, ​​con l’obbiettivo di incidere attivamente nelle politiche culturali del paese. Grazie a questo progetto abbiamo avuto la possibilità di realizzare uno spettacolo in uno spazio nuovo a Lima, La cupolas de las Artes: un luogo completamente dedicato al circo e all’arta scenica dal vivo, unico nel suo genere.

 

È stato bello ripartire con gli spettacoli dal vivo proprio dal Perù, dove è nata la vostra collaborazione?

CLAUDIA: Io e Cristian ci siamo conosciuti a Lima, lì abbiamo condiviso per la prima volta il palcoscenico: tornarci  con il nostro spettacolo è stato davvero emozionante. Nel 2019, anno in cui abbiamo abbiamo realizzato un tour in America Latina con il nostro spettacolo, avevamo già presentato “Cometa”  in Perù, a Piura, che è la città da cui Cristian proviene, organizzandoci in maniera indipendente. Essere invitati con il nostro spettacolo in un festival internazionale in Perù,  è stato un segno di riconoscimento molto importante per noi e per il nostro lavoro. Anche presentare alla varietè i nostri numeri individuali è stato un modo per ritrovarsi in scena con molti amici artisti che lavoravano con noi alla Tarumba, la compagnia circense in cui io e Cristian ci siamo conosciuti nel 2015.

 

Come è stato adattare il vostro spettacolo alle tematiche ambientali, cui il festival di quest’anno era dedicato?

CLAUDIA: È stata davvero una bella esperienza, stimolante. Abbiamo colto l’opportunità per metterci in gioco e lavorare sul nostro spettacolo per adattarlo alla tematica del festival. Per noi è stata un’occasione interessante: ci ha permesso di collegare i nostri numeri di circo con i temi della sostenibilità ambientale

 

Per esempio?

CRISTIAN: Durante i numeri abbiamo inserito alcune battute per sensibilizzare il pubblico sui temi del riciclo. Abbiamo cercato di trovare un legame divertente fra i nostri gesti e la tematica della sostenibilità ambientale, sempre ricollegandola al linguaggio del circo. Per esempio, abbiamo associato il numero della ruota cyr (che è un grande cerchio con cui si realizzano delle evoluzioni acrobatiche) al ciclo del riciclaggio. Nell’ultimo numero invece giochiamo con una canzone di salsa, mentre la musica usciva dai nostri cappelli. Abbiamo allora creato un gioco intorno all’energia, perché il circo, in fondo, è energia. Quindi ci siamo chiesti: perché non provare a riciclare l’energia delle persone per trasformarla in musica e in ballo?

 

Hai parlato di linguaggio del circo. Su questo tema, pensate che l’arte circense possa essere un veicolo anche per messaggi sociali?

CLAUDIA: Essendo un linguaggio attuale, il circo dà spazio a qualsiasi tema. Il nostro spettacolo non ha un tema specifico, ma sappiamo che quello che facciamo davanti alle persone è un esempio concreto: che è possibile una vita più fuori dagli schemi

CRISTIAN: Per me, praticare l’arte circense è come avere i superpoteri. Il circo è uno strumento di sensibilità positiva, il pubblico guarda lo spettacolo e si alleggerisce: è un esercizio terapeutico.. Anche a livello educativo, in particolar modo per i bambini, in questi anni il circo ha guadagnato tanta strada, mostrando la possibilità di essere impiegato come strumento per un’educazione un po’ più attuale e consapevole, basata su valori propri del circo ma importantissimi anche per lo sviluppo umano e personale come la condivisione, la tolleranza alla frustrazione e l’aiuto reciproco.

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