Crying | Concerto per 12 elementi

Crying | Concerto per 12 elementi

THREE MINUTES AGO

CRYING | CONCERTO PER 12 ELEMENTI 

 

L’installazione si svolge all’interno di una stanza.

Al suo ingresso lo spettatore troverà di fronte a sè

un filmato muto che andrà in loop: si tratta di

una raccolta di filmati che ritraggono le acque della terra

in situazioni catastrofiche d’inquinamento.

Al centro della stanza 1 sedia dove egli è invitato,

se vuole, a sedersi, a guardare, ad ascoltare.

Ai lati dello spettatore ci sono 12 contenitori di vetro,

6 a destra e 6 a sinistra. Essi contengono l’acqua

che gli gocciola direttamente all’interno proveniente

da 12 lastre di ghiaccio disposte sopra ogni vasca.

Lo spettatore è invitato ad assistere al pianto di

dolore dell’acqua che si traduce in suono.

 

A parlare sono le lacrime dell’acqua che si schiantano

con tutto il loro dolore nei 12 contenitori.

di vetro andando a generare, in maniera del tutto casuale,

un suono per noi ascoltatori. Un concerto di 12 elementi.

Il ticchettio delle gocce che nascono dal ghiaccio

e scivolano per cadere in basso nei contenitori di vetro

sono per noi soltanto una melodia gradevole e armonica.

Se andiamo in profondità, al di là della bellezza degli elementi

che compongono l’opera ed osserviamo tutto intorno a noi

non vediamo altro che una tragedia: l’acqua, sottoforma

di ghiaccio, che insieme a noi, da spettatrice, osserva il filmato,

c’implora di osservare e riflette sulla catastrofe alla quale

noi uomini tutti i giorni contribuiamo. Crying è un pianto disperato.

Ogni goccia di acqua che scende mira al petto di colui che osserva disinteressato lo schermo. È feroce e al tempo stesso soave.

La vita nasce dall’acqua ed evolve poi nelle varie specie:

l’uomo domina su tutte…

 

“Chissà qual è il rumore di una lacrima.

quando pure il cielo viene vinto da quella inesorabile oppressione ed inizia a piovere dolore,

disegna sulla nostra terra lo stato d’animo di un destino fioco.

Quello di chiunque si trovi a vivere dei riflessi dell’ altrui viltà.

l’opera non lascia scampo alla coscienza del fruitore inducendo una diretta riflessione sulla responsabilità e le conseguenze delle azioni che compiono sulla terra, gli uomini.

Lo fa riuscendo a non essere didascalica , sfuggendo qualsiasi paludamento formale,

trovando invece un modello di espressione dal tono aulico che racconta la musica di un pianto.

Una straziante voce, quella delle disfatta, che ha rimandi a fenomeni umani e naturali mettendo in forte relazione la situazione ambientale e quella umana.

Riuscendo a portare il dialogo dalla situazione esterna all’uomo a quella interiore disegnando con il suono dell’acqua una musica di soave raccolta e riflessione.

L’ambiente, letterlamente è quello che ci circonda.

L’opera lo destruttura lo traduce nel linguaggio degli uomini e lo consegna alla sensibilità dello spettatore”.

Yuri Elena | Indipendent Curator

 

 

SPECIFICHE TECNICHE

 

Materiali:

N°12 teche in vetro

N°12 blocchi in ghiaccio

N°1 schermo 200x120cm

N°1 videoproiettore

N°1 sgabello

 

Misure:

L’installazione occupa uno spazio massimo di 300x400cm 300cm di altezza.

 

ESIGENZE TECNICHE:

Un congelatore.

È possibile che sia richiesto l’uso di aria condizionata per abbassare la temperatura in caso di gradazioni elevate.