paola rizzo

Fotografia
Altro
paola
rizzo
Città
Galatina
Website
Nome del gruppo
rizzo
Nazione di nascita
Italia
Provincia
Lecce
Età
49
Profilo
Paola Rizzo è una pittrice laureata nel 1997 all'Accademia delle belle Arti di
Lecce, vive e lavora a Noha, vicino Galatina, con studio d'arte in piazza Castello, 14 bis. Bravissima con la
matita, nei chiaroscuri, il suo talento sembra esprimersi al meglio nella tecnica della pittura ad olio.
Dopo le prime esperienze artistiche, la pittrice improvvisamente incontra un soggetto che è diventato quasi la costante
della sua opera: l'ulivo, la pianta che per eccellenza rappresenta l'ambiente, la natura della terra salentina. Sembra
esserci ormai una dipendenza, quasi ancestrale, tra Paola e quest'albero considerato sacro dai nostri avi, alla stessa
stregua di un nume tutelare del luogo. L'artista in esclusiva per la Gazzetta Economica ha dichiarato: 'Quando dipingo,
non penso mai ad un albero, ma ad una vecchia cassapanca stracolma di ricordi, a un libro di storia dalle pagine
ingiallite, alle mani di un vecchio che troppe volte hanno sfiorato la terra arida del Salento, ad un amico cui
confidarmi. In questo modo ' continua Paola -pongo me stessa, e gli altri insieme a me, di fronte ad un'identità di
una cultura come quella salentina, che passa anche attraverso i suoi ulivi. Li offro come chiave di lettura di un mondo
che mi appartiene per nascita e formazione, ma ne faccio anche un pretesto per riflettere sui processi morfologici che
si pongono alla base della vita.
Con un esempio di colta similitudine, - conclude la pittrice - vorrei favorire il riscatto della mia terra d'origine e
della mia gente, scegliendo di vincolare all'interno dell'ulivo-simbolo esseri umani. E' proprio in quell'avvitarsi su
se stessi, in quel dibattersi per vincere e far vincere il principio armonico della natura più autentica dell'essere,
che trovo il massimo dell'esaltazione dello spirito'. Nel corso degli anni Paola continua a dedicarsi amina e corpo
all'arte: paesaggi, nature morte e soggetti religiosi. Entrano a far parte del suo mondo l'amore per la fotografia e la
musica. Lei pensa che sia bellissimo fermare scatto dopo scatto, un istante in una foto. La musica rappresenta per Paola
l'altra fonte di ispirazione primaria. Musica e pittura, in connubio tra loro, divengono così inscindibili l'una
dall'altra. I sui dipinti prendono vita da note che guidano ed accompagnano i tocchi di pennello sulla tela. La musica,
collante per artisti, la porta a frequentare gli ambienti musicali conoscendo alcuni tra i suoi musicisti preferiti.
Nascono così i suoi ritratti a matita. L'american bar sotto il Petruzzelli di Bari è tappezzato anche di ritratti di
alcuni musicisti di fama nazionale ed internazionale, conosciuti personalmente dalla pittrice nel corso di questi anni
come Caparezza, Terron Fabio, Roy Paci, Raffaele Casarano, Claudio Prima, Emanuele Coluccia, Roshaun Bay-c Clark, Cesare
Dell'Anna, Eneri, Romeus, Giuliano Sangiorgi, Marco Ancona. La passione per il ritratto è antica, Paola si è laureata presso l'Accademia proprio con una
tesi in anatomia artistica dal titolo 'Fisicità e psichicità di un linguaggio universale: il volto'. La pittrice
salentina ha trasformato il caffè del Petruzzelli in un luogo di moda e alla moda: non c'è locale vicino ad un grande
teatro che non sia pieno di ritratti di artisti. Per quelli del passato ci hanno pensato talentuosi ritrattisti e
pioneristici fotografi con dagherrotipi e pellicole in bianco e nero.
Ora è il momento di Paola Rizzo. Ritrarre artisti contemporanei sarà un grande investimento per il futuro. A parte i
ritratti quello che colpisce di Paola sono gli ulivi. La critica a tale proposito ha detto: 'Gli ulivi, impressi per
sempre nella tela, illuminati da fiotti di luce, scaturiti da un pennello come una carezza, sono forza, longevità,
lavoro di padri con calli alle mani' (Antonio Mellone). E ancora: 'Gli oli di Paola infondono luminosità, i suoi
orizzonti soffici pensieri che assorbono la mente e trasportano lontano nel tempo e nella stessa storia della nostra
terra' (Marcello D'Acquarica). Paola Rizzo 'Facendo leva sulla sua fervida creatività, mimetizza abilmente, all'interno
della rugosa corteccia di quei vetusti giganti vegetali, figure umane che si avvitano e si divincolano (quasi fossero
prigioni michelangiolesche) entro gli stretti legami della materialità esistenziale' (Marisa Grande). L'artista 'Si
sente impegnata in un cordiale contatto con la natura che traduce, grazie ad un solido e consapevole impianto
compositivo, ad un particolare timbro stilistico e ad disinvolto gusto narrativo' (Michele Fuoco).
Per quanto mi riguarda, posso dire che in un assolato ad afoso pomeriggio di fine agosto, nel centro di Bari, ho trovato
refrigerio sotto i frondosi ulivi di Paola Rizzo e lì, in mezzo alle case degli uomini, sono stato dissetato da una
goccia di sapienza antica tramandata nei secoli dai giganti vegetali del Salento.
VINCENZO LEGROTTAGLIE
cultura@gazzettaeconomica.com