Paolo Fazio

Paolo
Fazio
Città
Borgomanero
Nazione di nascita
Italia
Provincia
Novara
Età
48
Profilo
Nato a Borgomanero 8 /01/ 1977Nazionalità Italiana.Diploma di Maturità artistica conseguito nell’anno 1997.Diploma di “Rilievo Beni Culturali - Etnografici” conseguito nell’anno 1998.Artista autodidatta.Responsabile della dir. tecnica insieme a M. Montchamp di PERADESSO 2003, co-curatore di SHORTCUTZ 2. Dal 2000 partecipa al gruppo artistico I Ratti della Nigoglia, specialmente impegnato sul territorio con attività di arte pubblica e a sfondo sociale presso la città di Omegna.E dal 2002 al progetto artistico con Lorenza Boisi: LP – Long Playing.MOSTRE COLLETTIVE RECENTIFIGURE/LANDSCAPE, Chiesa del Parco di Mergozzo, 2004 SHORTCUTZ 2 , rassegna di video arte e cortometraggi – FORUM MUSEO, Omegna – 2003PERADESSO 2003 – FOND. MUSEO ARTI E INDUSTRIA, Omegna – 2003DEJA VU – Sala del Carrobbio, Omegna – 2003CONTRATTURA MUSCOLARE – Centro d’igiene mentale, Villa Caccini, Omegna – 2002DISTRATTI DALL’ EROS – FORUM MUSEO, Omegna – 2001RITRATTI – Centro Culturale IL MASTRONAUTA, Omegna – 2000IL VENTRE DI OMEGNA – FORUM MUSEO, Omegna - 2000INTRODUZIONE A LP - Long PlayingLP - Long Playing di Lorenza Boisi e Paolo Fazio costituisce un sodalizio artistico nato nell'anno 2002 allo scopo di riunire due artisti già autonomi per scelte e professionalità in un'attività alternativa di ricerca, nella direzione dell'arte realzionale e pubblica, così pure nella pratica di curazione e gestione di eventi per la promozione dell'arte contemporanea.LP - Long Playing costituisce un gruppo di lavoro flessibile che coinvolge di volta in volta altri artisti internazionali e professionisti di vari settori quali per esempio l'arc. Massimo Boffino interpellato per una cooperazione nella realizzazione del progetto per La Casa del Pescatore del Parco di Racconigi.Progetto di LP – Long Playing(di Lorenza Boisi e Paolo Fazio + arch. Massimo Boffino).Il progetto sottoposto alla giuria d’esame del Concorso – Casa Del Pescatore, per il parco di Racconigi, dal gruppo artistico LP – Long Playing di Lorenza Boisi e Paolo Fazio sotto la supervisione e la direzione tecnica dell’arch. Massimo Boffino*, è costituito da una struttura monumentale definitiva in forma di casa nelle misure e caratteristiche dettate dal bando, studiata appositamente dopo sopralluoghi e studi effettuati sui luoghi di posa, affine per sua specifica natura alle condizioni di esposizione permanente ed allo spirito del giardino paesaggistico all’inglese e del genius loci del parco.* di seguito denominati LP.Descrizione del progetto.La casa del pescatore ideata da LP consiste in una struttura di casa archetipo per un ingombro complessivo aderente alle misure espresse nel bando, in materiale resistente, contenente un manufatto in forma di imbarcazione in materiale sintetico ultraleggero (styrofoam) nei toni dell’azzurro e turchese posto in maniera trasversale alla pianta della struttura ed adagiato sopra ad una lastra a specchio.L’abitacolo della struttura ha un ingombro effettivo di base 250 x h180 x profondità 140, la struttura è infatti palafittata su pali portanti infissi nel terreno a creare una teca sospesa e trasparente su tutta la superficie eccetto il fondo in superficie specchiante.Come detto, l’ingombro effettivo dell’opera è identico alle misure espresse nel bando 250x300x140.Spirito d’ideazione del progetto e sua poetica.LP ha cercato, in fase progettuale, di concepire una soluzione plastica che rispondesse ai presupposti del bando rimanendo testimonianza dello spirito di lavoro delle persone coinvolte nel presente progetto.LP ha concluso una forma archetipo di casa che avesse le caratteristiche di una teca museale contenente un oggetto mnemonico da preservare e di cui fare mostrazione al tempo medesimo.L’oggetto contenuto nella casa/teca è un manufatto suggestivo di un’imbarcazione a remi da lago, proprio come possibilmente avrebbe potuto essere la barca del piccolo abitante dell’originaria casa del pescatore.Una barca del pensiero e della memoria.Una memoria contestuale ad un passato reale ed egualmente immaginifico di cui non resta traccia visibile ma solo nozione storica.La barca “del pescatore” presenta una dimensione plastica tutta naturale all’atto scultoreo e all’interazione con il materiale moderno con cui è realizzata. Essa mantiene un manifesto aspetto plastico, richiamando, per traslazione linguistica, la tradizione del manufatto del giardino all’inglese.E’ una barca suggerita da una forma allusiva (lontana dall’estetica del ready made), significata in metonimia per colore e per sua disposizione su una superficie specchiante.La forma come barca, la forma riflessa come onda, lo specchio come acqua, come specchio d’acqua…La trasparenza completa della teca permette insieme con la sua leggerissima struttura palafittata un ulteriore livello di significato immaginifico e fusione dell’opera nella verzura e cita, per affinità d’intenti illusionistici, l’operato dei grandi paesaggisti inglesi nel sovvertimento della percezione prospettica e delle certezze di lettura visiva.Le superfici di vetro e specchio comportano pure una qualità di luce tutta scintillante quale poteva certo essere il lenzuolo di fresche acque del Laghetto dei Cigni… oggi Lago dei Muscari.Il riflettersi del colore azzurro e turchese della barca insieme con lo specchiarsi della natura circostante valorizzano il carattere simbolico e linguistico, così pure la dimensione estetico/pittorica.La casa del pescatore di LP si svela al visitatore in momenti di lettura successivi e stratificati.Come in un gioco di rimandi e richiami, di metafore e sineddoche l’incontro con la casa risveglia un passato di bellezza da preservare e riconduce alla volontà del giardino paesaggistico di stimolare il “viaggio della mente” nell’errare per la natura, esaltando l’ideale di un universo eutopico. Un universo altro al quale accedere con un leap immaginativo provocato dall’inaspettata emozione della visione di arredi giardineschi ecletticamente desueti.Il gruppo LP crede di avere studiato una soluzione plastica estremamente sintetica che presenti un aspetto di valenza artistica tradizionale e, al contempo, si inscriva in una contemporanea visione concettuale e poetica dell’arte in situ.