Simona Messina

Arti Visive
Simona
Messina
Città
Milano
Nome del gruppo
Simona Messina Art
Nazione di nascita
Italia
Provincia
Milano
Età
46
Profilo

Nasce a Catania ma si forma accademicamente a Viterbo, dove consegue una laurea in Conservazione dei Beni Culturali presso la prestigiosa Università della Tuscia. Conclude i suoi studi con una tesi di ricerca sulle tecniche di conservazione dei dipinti lignei in collaborazione con il laboratorio di restauro dei Musei Vaticani di Roma. Il suo percorso professionale la porta a Milano, dove ha occasione di lavorare per un prestigioso showroom che fa del design contemporaneo e delle arti visive il suo punto di forza. 

I suoi lavori sono il frutto di come gli studi classici e il background professionale abbiano interagito negli anni fino a sfociare in una prospettiva più ampia, caratterizzata da una maggiore consapevolezza e maturità. Passando attraverso una graduale eliminazione della rappresentazione figurativa, esplicitata inizialmente nei disegni a china, ha intrapreso la strada della pittura informale e dell’astrattismo. Nel corso degli anni ha imparato a conoscere e apprezzare le nature morte di Morandi, i tagli di Fontana, la pittura segnica di Hans Hartung e soprattutto l’energia furiosa di Jackson Pollock.

Nelle sue creazioni il colore trattato come materia è il protagonista assoluto. Si tratta principalmente di colori terrosi o che riprendono le sfumature del ferro e di altri metalli. Il colore non solo da impastare e stendere ma da manipolare e sovrapporre in più strati, usando pigmenti, resine e materiali di riciclo come garze e frammenti di cartone. Dall’accostamento e intreccio di diversi strati, di superfici lisce e rugose, opache e lucide, screpolature alternate al rigore dei segni geometrici, nascono effetti di luce e ombra in grado di generare atmosfere stridenti ma allo stesso tempo in armonia tra loro. Fedele alla tematica del contrasto tra forma e materia, la sua produzione si ispira all’eterno dualismo tra luce e ombra, tra bene e male, supportata dalla predilezione per la sfera tridimensionale dell’opera. 

“[…] Simona Messina ritrova l’astratto e lo ripropone in una narrazione dove l’alfabeto estetico unico risulta essere la forza suggestiva e coinvolgente dei colori, affiancati in modo imprevisto e non consuetudinario” [...] le opere di Simona non possono non addentrarci in paesaggi interiori e intimi insoliti, in visioni complesse [...] originale è la produzione dell’autrice che le dona una certa riconoscibilità, ripresa di stili e generi, astratti informali” (Alessandro Rizzo).