SS - uno spettacolo sulla Sindrome di Stoccolma nei lager nazisti

SS - uno spettacolo sulla Sindrome di Stoccolma nei lager nazisti

SS- PROMO Testo e regia : Mariaelena Masetti Zannini/Direzione artistica, performance art e costumi : Sylvia Di Iann/iCreazione degli interventi circensi:Fabio Gatto Pinna/Musiche originali:Enrico Fabio Cortese/Videoinstallazioni : FrancescoSaverio Paciello SS nasce inizialmente come una ricerca sulle difficili dinamiche psicologiche riscontrate nella cosiddetta Sindrome di Stoccolma all’interno dei lager nazisti,precisamente all’interno delle sezioni dei blocchi di prostituzione,che solo fino a poco tempo fa non venivano nemmeno citati nel triste album della storia della Shoà. Susseguentemente l’indagine ha coinvolto altre sottili forme di legami di dipendenza fra le vittime e i carnefici:quelle,ad esempio,instauratesi tra deportati ebrei destinati ad operare nelle sezioni degli esperimenti umani e i medici del campo,tra le donne schiavizzate nei campi di lavoro e le Kapò deviate a loro volta dal potere di sottomissione della follia nazista e persino tra le prigioniere stesse. La trama,liberamente ispirata a personaggi realmente esistiti,si snoda attraverso la narrazione onirica del ricordo infante di una bambina,che attraverso la visione caleidoscopica di un pazzo gioco di ruoli,dipinge l’orrore che l’ha imprigionata in una bolla di vetro,nell’urlo sordo di uno spirito accecato,dentro l’autismo custode delle voci dei bambini poeti che hanno avuto giusto il tempo di varcare la scritta “Arbeit macht frei”e sono poi sfumati come il fumo della memoria. Auschwitz diviene il simbolo di un’innocenza rubata,uno splendido parco di divertimenti per i custodi dell’inferno,un quadro smembrato da quella piccola voce,che,ormai anziana,tesse le fila di un ricordo direttamente sulla sua pelle. Ed è dal suo disegno, dalla sua poesia,dal suo fantastico colloquio con una vita che conta i minuti, che si staglia la composizione di voci corpi e colori sbiaditi di un mondo grigio scuro che non dovrà-paradossalmente- mai perdere colore. SS è un progetto di teatro ,dove l’opera poetica dialoga con le arti acrobatiche, la lirica, la performance art e la musica strumentale composta appositamente ai fini della rappresentazione scenica. Dall’idea al testo, dalla musica alla coreografia trattasi di un unico inedito dove i personaggi risorgono nella fase rem del sogno segnata dalla linea divisoria che separa i cieli dagli abissi. E qui si incontrano come in un nuovo paradisiaco inferno per rivedere il loro percorso con gli occhi di bambini non ancora nati, di morti ancora vivi. Partendo da un preciso progetto di rappresentazione comune ai diversi artisti che collaboreranno al progetto ( bodyartisti,pittori,fotografi,musicisti e circensi)che si dirama in uno spazio anticonvenzionale per costruire un’opera d’arte,una gigantesca installazione artistica vivente che opera nella decontestualizzazione, l’obiettivo da raggiungere si concretizza poi nella sfera di un nuovo linguaggio universale, una sorta di esperanto in grado di far comunicare tra loro le diverse forme d’arte coinvolte nello spettacolo.