Salomé di Oscar Wilde

Salomé di Oscar Wilde

SCHEDA:

Capolavoro del decadentismo di fine secolo, scritto da Oscar Wilde è il suo testo più controverso, una brillante storia di lussuria, avidità e vendetta.

 

Salomé il male incantatore, l’archetipo della femme fatale dall’algida bellezza. Fredda ammaliatrice e al contempo creatura innocente, quasi vittima del desiderio di essere amata, è lo strumento del martirio di Giovanni Battista e per questo della sua santità.

 

Nel suo vente le perversioni dell’umanità diventano la rappresentazione di Eros e Thanatos e pur di avere quel bacio, nello stesso tempo breve e infinito, desiderato e voluto, è pronta a tutto, anche a perdere la sua anima.

 

Nel corso del tempo ci siamo abituati a vedere le due figure cardini di questa tragedia moderna, Salomé e Iokanaan, come due archetipi, distanti da noi, spogliati da tutto quello che è umano. Eppure prima di diventare due modelli della storia, Salomé e Iokanaan sono anzitutto due esseri umani, materialità e spiritualità si fondono in loro, con le loro fragilità, paure e speranze. Ingabbiati in relazioni di potere, sono intrappolati in un gioco di corde che si ispira allo shibari, una tecnica molto antica che nelle tradizionali cerimonie religiose giapponesi simboleggiava il collegamento tra l'umano e il divino.

 

La decisione di fare interpretare il personaggio di Iokanaan da una donna è un modo per renderlo Uomo prima che Santo. Si viene così ad eliminare la dualità tra i sessi (uomo-donna), ci concentriamo sulle emozioni che animano l'animo umano e che sono indipendenti dal sesso di appartenenza, perché quando si parla di amore non importa più se sei uomo o donna, ma solo se ami e sei amato.

 

LOCANDINA:

 

traduzione e adattamento: Luca Ligato

regia: Luca Ligato

scenografia: Giovanna Angeli

costumi: Carla Goddi

ropes: Rita Pierantozzi

disegno luci: Alessandro Tinelli

musiche: EON

responsabile di produzione e organizzativo: Monica De Giuli

Produzione Alraune Teatro

con il sostegno di Manifattura K