GLI AVANZI

GLI AVANZI
L’idea da cui è partita questa commedia era quella che a un certo punto, dal nulla, il più vicino possibile al clou della storia, lo spettacolo si sarebbe interrotto per un errore di un attore. Il motivo? I problemi dei giovani oggi nel mondo contemporaneo, cercando di riflettere sia sull’impossibilità di rappresentazione di una “tipica commedia di caratteri”, sia sulla disponibilità di uno spazio per parlare oggi. Studiando così le reazioni di un pubblico inconsapevole, direttamente coinvolto nella finzione totalmente improvvisata. Improvvisata perché gli attori riprenderanno gli umori del pubblico, della giornata, delle notizie che trapelano dai giornali nel giorno della rappresentazione, ma anche la diretta relazione tra gli attori in scena e fuori, o addirittura lamentandosi del viaggio, se c’è di che lamentarsi. Poi è venuta la commedia:
un pranzo di matrimonio, un tavolo in cui gli invitati sono tutti ex della sposa, un musicista che interpreta in modo sgangherato alcuni pezzi musicali (come spesso succede nei matrimoni), un cameriere che si intrattiene con il pubblico e uno sposo non all’altezza. Attorno a questo semplice plot, che potrebbe essere considerato tipico del teatro amatoriale e dialettale, si sono sviluppate una serie di gag che passano direttamente dalla danza al canto, dal turpiloquio all’uso di oggetti luminosi che segnano pienamente la direzione trash del contemporaneo.
Cercare di portare un messaggio pur intrattenendo, lasciando passare inconsciamente un messaggio, ed una relazione diretta con il pubblico, sono le caratteristiche principali degli Amaro in plastica, che cercano con questo spettacolo anche di calcare la propria biografia, in uno spettacolo che segna, per ora solo drammaturgicamente, il difficile passaggio dall’amatoriale al professionismo, dal visibile all’invisibile, dall’inutile al sociale.
Durata 45 minuti