Anna Maria Saviano
"Le rigide architetture, gli angoli luminosi, le ombre taglienti, il manierismo pittorico sono il lessico creato da quest’artista che mette al centro della propria indagine lo spazio, quest’ultimo inteso come luogo abitato, su cui si posa lo sguardo e da cui prende le energie lasciate come segno del passaggio umano. Incredibilmente il tempo bloccato in istantanee nette, a tratti fredde, dopo qualche attimo, rivive nel popolarsi di figure impalpabili lente e silenziose. Fra le locations più fotografate e poi rielaborate dalla Saviano vi sono corridoi, scale, pianerottoli, probabilmente perché questi rientrano nel suo immaginario come luoghi di mobilità, di fruizione rapida, d’incroci momentanei, quasi fulminei. Senza dubbio questa particolare peculiarità scaturisce da una profonda analisi della società contemporanea edificata su rapporti interpersonali ridotti al minimo, poche parole, pochi sguardi, poco coinvolgimento. Nello svuotare gli interni delle strutture, fa dell’architettura una metafora di un mondo che continua a creare contenitori senza mai potersi concedere il tempo di viverli concretamente."(Marcella Ferro)
Anna Maria Saviano è nata a Caserta nel 1982. Dopo il diploma di maturità al liceo artistico statale di Aversa consegue quello in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove è allieva del prof. Guglielmo Longobardo, nel 2006. Nel 2003 si qualifica come illustratrice presso la Scuola Italiana di Comix con sede a Napoli. Inizia la sua attività espositiva in occasione della giornata dell’arte al Big Torino 2000, per poi prendere parte a diverse collettive come Zone scoperte a cura di Giancarlo Chielli, ospitata al Palazzo della Provincia di Catanzaro e alla Galleria Spazio Bazzini di Milano, Echi Temporanei al Frac di Baronissi a cura di Marcella Ferro, Segni del Contemporaneo alla Tea Room di Siena, NiNa-nuova immagine napoletana a cura di Marco Di Capua e Valerio Rivosecchi presso la galleria dell’ Accademia di Belle Arti di Napoli, Magical Mystery Tour alla galleria Wunderkammern di Roma, a cura di Marcella Ferro e Massimo Bignardi, Winter Art Festival a cura di Pasquale Ruocco ed a progetti nazionali come il Musae-museo urbano sperimentale d’arte emergente, 13 x 17 di Padiglione Italia a cura di Philippe Daverio, Sulmona Artecinema e Silent Art Movies nell’ambito della rassegna “Strade del Cinema” di Aosta, dove ha ricevuto una menzione speciale da parte della giuria. Recentemente è stata finalista al Premio Combat ed al Premio Nazionale delle Arti. Vive e lavora a Napoli.