FANK .

Ciao, sono Fank e sono un'artista... anche se in realtà potrei essere solo un alterego... o forse l'esistenza di Fank è di per se un'opera d'arte? In ogni caso quello che faccio nasce spontaneamente come risposta a un periodo della mia vita dove ho iniziato a rappresentare la realtà in maniera diversa. Quello che faccio è catartico, nasce da un'esigenza ed è estremamente autoreferenziale, ma proprio grazie a questa ambiguità nel messaggio posso lasciare libero spazio all'interpretazione di chi guarda. Qualcuno potrebbe dire che la mia arte è "cruda", "disturbante" o "inquietante". Io dico che è solo una pioggia di empatia e sensibilità riversata sulla tela. Per questo ho studiato e reinterpretato lo stile di chi ha fatto dell'empatia la sua arma più forte ma anche la sua più grande debolezza: Jean-Michel Basquiat. Come Basquiat, Fank predilige l'uso di materiali poveri, l'uso della parola come segno e la rappresentazione di archetipi e simboli per trasmettere un messaggio interiore. Le mie influenze provengono da un mondo che ho scoperto innocentemente da bambino: quello dei fumetti, dei cartoni animati e della cultura pop. Una volta cresciuto, questo immaginario è stato contaminato da un sentimento di opposizione alla guerra, al consumismo sfrenato e al fanatismo religioso. Questi due mondi si mescolano per generare uno scenario distopico della società. Questo è quello che sono, quello che faccio e quello che sento. La ragione che mi spinge a creare è quella di voler offrire nuovi spunti di riflessione e un nuovo punto di vista,  per quanto sporco possa sembrare.

FANK YOU